Come aprire una fondazione benefica: i passaggi da seguire

I passaggi da sapere per aprire e avviare una fondazione benefica secondo le norme previste dal Codice Civile e dalla legislazione vigente.

Gruppo di persone che lavorano insieme

Aprire una fondazione benefica potrebbe sembrare complicato, ma basterà avere le idee chiare su qualche punto fondamentale per orientarsi tra i principali adempimenti. Prima di cominciare, chiariamo però il significato di Onlus: ossia organizzazione non lucrativa di utilità sociale. In altre parole, si tratta di un’attività imprenditoriale con scopi educativi, culturali, religiosi, sociali o di pubblica utilità, nella quale la finalità sociale e quella economica corrispondono. Ecco dunque i passaggi fondamentali per costituire una Onlus

Aprire una fondazione benefica

Prima di avviare qualsiasi pratica è necessario avere ben chiare le ragioni che spingono a costituire una fondazione Onlus. Questa preliminare definizione è importante non soltanto per una logica e coerente gestione dell’attività, ma anche in quanto la finalità sociale vincolerà il patrimonio al conseguimento di tale obiettivo.

L’autorità preposta al riconoscimento giuridico della fondazione potrà infatti richiedere che un patrimonio minimo venga destinato al perseguimento della specifica finalità sociale.

Per costituire una fondazione benefica è necessario innanzitutto conoscere la disciplina legislativa di riferimento, ovvero il D. Lgs n.460/1997. Si tratta di una normativa importante in sede di avvio di una Onlus poiché stabilisce i presupposti per la concessione di agevolazioni e benefici fiscali.

Una volta delineata la ragione sociale alla base dell’attività, si potrà passare agli adempimenti burocratici.

La struttura della fondazione Onlus viene infatti definita mediante l’atto di fondazione, il quale prevede la redazione di un Atto Costitutivo e di uno Statuto, secondo le norme previste dal Codice Civile e dalla legislazione vigente.

Si tratta di un atto pubblico che contiene gli elementi principali dell’assetto della fondazione, tra questi rientrano in primis l’obiettivo societario e i mezzi patrimoniali per conseguirlo. Ulteriori elementi previsti sono la richiesta di eventuali agevolazioni fiscali, la nomina degli incarichi sociali, la denominazione e l’indicazione della sede legale. La parte normativa dell’Atto Costitutivo è invece rappresentata dallo Statuto, un documento contenente l’insieme delle norme che regolano la fondazione stessa.

Per ottenere il riconoscimento della fondazione Onlus sarà poi necessario rivolgersi ad un notaio, così da ottenere l’atto notarile indispensabile per lo svolgimento dell’attività. Una volta completato tale passaggio bisognerà chiedere il riconoscimento della società presso la Regione o la Prefettura di competenza (a seconda che si operi a livello regionale o nazionale).

L’acquisizione di tale riconoscimento ha efficacia costitutiva dell’ente e comporta l’acquisizione della personalità giuridica. Una volta completati tutti i passaggi burocratici sarà necessario soltanto organizzare operativamente le attività e monitorare periodicamente la loro esecuzione, così da perseguire con efficacia ed efficienza l’obiettivo prefissato.

Per aprire una fondazione benefica sarà innanzitutto necessario:

  1. Chiarire immediatamente l’assetto da fornire alla fondazione Onlus;
  2. Redigere con attenzione un Atto Costitutivo e uno Statuto della fondazione;
  3. Destinare parte del patrimonio societario al conseguimento dell’obiettivo sociale.

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Scritto da Costanza Tassoni

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