The best lands, secondo Lonely Planet

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Via dalla pazza folla. Questo è il motto, secondo la classifica stilata dal Lonely Planet, per dieci terre da raggiungere in itinerari inconsueti, perché i luoghi “più belli al mondo”, ognuno con le proprie peculiarità, sono anche i meno battuti dal turismo internazionale e particolarmente inviolati dall’urbanizzazione selvaggia.

Un sito ad hoc è il deserto del Sinai (Egitto), che si avvale sorprendentemente della prima posizione. Silenzio, fascino e incanto per l’ascesa al monte e la calata verso il Monastero di Santa Caterina; un trekking da dover necessariamente posticipare in tempi più tranquilli, visti i noti fatti d’attualità.

Procedendo alle altre posizioni, troviamo: la costa e l’interno dell’Istria; dai piccoli villaggi meno conosciuti come Motovun e Groznjan a quelli già noti ai viaggiatori di “bocca buona”, Porec e Rovinj.

L’immancabile Polinesia con le isole Marchesi, alture rigogliose a ridosso di un mare cristallino, dove è ancora viva la memoria dell’ospite più illustre, Paul Gauguin.

La regione turca della Cappadocia, con il panorama dei “camini delle fate” e le città sotterranee, le chiese rupestri di Mustafapasa e gli incantevoli villaggi di Kaymakli, Goreme, Cavusin, Avanos, costruiti su rupi scoscese; uno scenario entrato nel mito, racchiuso in un labirinto di torri, castelli, pinnacoli, anfratti e canyon.

I Westfjords, nell’isola più a nord d’Europa, l’Islanda; i grandi fiordi dell’area occidentale, plasmati da vulcani, ghiacciai e sorgenti termali.

Le Shetland e gli scenari emozionanti di ben tre parchi nazionali, al largo della costa settentrionale della Scozia, regione antesignana nelle attività turistiche ecocompatibili con il suo Green Tourism Business Scheme.

La barriera corallina australiana e la West Coast statunitense, i 70 chilometri denominati “Orange Coast”, inframmezzati da piccole, deliziose cittadine, grandi riserve naturali e spiagge su cui s’infrangono le onde del Pacifico.La Patagonia con i suoi spazi sterminati tra Argentina e Cile; il ghiacciaio in movimento Perito Moreno e il Parco Nazionale Los Glaciares.

Le Gili Islands, in Indonesia; situate tra Lombok e Bali, le tre isole sono lambite da un mare trasparente e sempre calmo, con spiagge candide e barriera corallina pressoché intatta.

Per Tony Wheeler, fondatore, editore e presidente del Lonely Planet, Egitto, Islanda, Cappadocia, Scozia, le migliori destinazioni: «L’incontaminato esiste ancora, fortunatamente». Una sequenza, quella dei luoghi più belli al mondo, che è frutto di concomitanze e rapporti, creati da giornalisti e ricercatori, d’indicazioni ricevute dai lettori e analisi conseguite presso istituti specializzati, agenzie di viaggi, varie associazioni sparse per il mondo.

Ma non soltanto le località selvagge e inaccessibili entrano nella top ten e questo è un dato che Tony Wheeler tiene a precisare. In Italia, per esempio, una regione come la Toscana conserva panorami di una bellezza mozzafiato e che dire delle Dolomiti, le montagne rosa, patrimonio universale dell’umanità, così come la cultura del paesaggio e delle arti è universalmente apprezzata dai visitatori del nostro paese, che resta, comunque, fra i dieci più belli in un’altra classifica stilata dalla storica guida. Al momento, consoliamoci così.

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Scritto da luxu

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