Intelligenza artificiale: il rischio principale

Il rischio principale dell’avanzare dell’intelligenza artificiale non è la cancellazione di milioni di posti di lavoro.

Il rischio dell'intelligenza artificiale
AI Technologies. Businessman using digital chatbot robot application on smartphone

Il rischio principale dell’avanzare dell’intelligenza artificiale non è la cancellazione di milioni di posti di lavoro, ma la vulnerabilità di lavoratori qualificati. Sicuramente si compenserà con la nascita di nuove occupazioni, ma il pericolo è lo stesso alle porte.

Intelligenza artificiale: il rischio principale

Quando si parla di intelligenza artificiale e occupazione, le posizioni solitamente sono due, ovvero l’idea che cancellerà milioni di posti di lavoro oppure che libererà da mansioni troppo faticose e ripetitive, per consentire alle persone di concentrarsi su compiti più creativi. Si tratta di due scenari estremi e probabilmente non si verificheranno mai come vengono raccontati. Come è sempre accaduto con le grandi innovazioni tecnologiche, la cancellazione di posti di lavoro verrà sicuramente compensata con la nascita di nuova occupazione, con competenze diverse.

Inoltre, è difficile pensare che i cicli produttivi di tutti i settori possano essere invasi da tutta questa nuova creatività. Per questo ci si concentra più che altro sul primo scenario, per capire cosa potrebbe accadere in futuro. Sapendo che le previsioni sono sempre complicate da fare, ci si può basare su quello che è accaduto in passato. Dagli anni Settanta l’automazione, associata a nuovi stili di vita e globalizzazione, ha avuto conseguenze sull’occupazione degli operai. Successivamente le tecnologie digitali, dall’invenzione del web, hanno generato un fenomeno diverso ma simile. Hanno creato molti posti di lavoro e dato la possibilità di creare aziende miliardarie. Tra le conseguenze di tutto questo troviamo la scomparsa della classe media e il fallimento delle politiche di redistribuzione della ricchezza.

Ci sono sempre meno persone che diventano ricche e sempre più persone che diventano povere.

Intelligenza artificiale, i rischi: cosa potrebbe accadere?

Cosa potrebbe accadere con l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? Il principale rischio è che i due fenomeni di cui abbiamo parlato, ovvero la scomparsa della classe media e la scarsa redistribuzione della ricchezza, vadano a peggiorare invece che migliorare. Sempre più lavori da ufficio tenderanno a diventare più semplici, ma non è detto che sia un vantaggio. Nella logica di libero mercato, più un lavoro è raro e complicato in termini di competenze, più viene retribuito. Se l’intelligenza artificiale consentirà di acquisire competenze dando un semplice comando a un computer, anche i lavori ben retribuiti inizieranno a vedere un cambiamento dal punto di vista del salario e del potere d’acquisto.

L’intelligenza artificiale viene e verrà usata per aumentare la produttività delle imprese. Secondo uno studio della no-profit statunitense National Bureau of Economic Research, “non dobbiamo aspettarci aumenti salariali commisurati alla crescita della produttività”. Un altro rischio dell’intelligenza artificiale sul lavoro è la progressiva precarizzazione. L’intelligenza artificiale diminuisce drasticamente il tempo con cui riusciamo a svolgere alcuni compiti, per questo molte imprese potrebbero decidere di ridurre il loro personale interno a favore di contratti esterni.

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Scritto da Chiara Nava

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