Intelligenza artificiale: la clonazione della voce è pirateria

La Recording Industry Association of America considera la clonazione della voce con l’intelligenza artificiale come una violazione del copyright.

La clonazione della voce con l'intelligenza artificiale è pirateria

La Recording Industry Association of America considera la clonazione della voce attraverso l’intelligenza artificiale come una violazione del copyright. Si tratta a tutti gli effetti di pirateria.

Intelligenza artificiale: la clonazione della voce è pirateria

La Recording Industry Association of America, associazione delle case discografiche Usa, considera la clonazione della voce tramite intelligenza artificiale come una minaccia di violazione del copyright. Recentemente il governo degli Stati Uniti ha chiesto di inserire la clonazione vocale con l’intelligenza artificiale nella sua lista di controllo di entità che promuovono la pirateria o la contraffazione, nota come Review of Notorious Markets for Counterfeiting and Piracy, elenco dove si trovano anche AliExpress, WeChat e The Pirate Bay. L’associazione delle case discografiche  ha segnalato al governo il sito Voicigy.AI, che fornisce agli utenti modelli vocali di artisti noti, come Ariana Grande, Taylor Swift e Kanye West.

Secondo l’associazione il sito permette di copiare illegalmente i video di YouTube e le tracce delle voci, che possono essere modificate con l’intelligenza artificiale. “Questa attività non autorizzata viola il copyright e viola il diritto alla pubblicità dell’artista della registrazione del suono” ha dichiarato l’associazione, aggiungendo che nel 2023 si è assistito ad un vero boom di servizi di clonazione vocale non autorizzati, che vanno a violare i diritti degli artisti e di coloro che possiedono le registrazioni sonore in ogni traccia musicale.

Intelligenza artificiale e clonazione della voce: un problema conosciuto

Si tratta di una situazione conosciuta, considerando che nell’ultimo anno l’intelligenza artificiale generativa è esplosa in ogni campo possibile, compresa la clonazione vocale. Lo scorso aprile una canzone generata dall’IA con le voci di Drake e The Weeknd è diventata virale, sollevando grandi dubbi sulla violazione del copyright.

Da quel momento l’intelligenza artificiale è diventata uno strumento fondamentale per la produzione musicale. Resta difficile capire come riuscire a gestire le normative che riguardano l’intelligenza artificiale, il copyright e la violazione del diritto di pubblicità. La clonazione della voce per il momento è stata dichiarata come vera e propria pirateria.

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Scritto da Chiara Nava

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