Come salvaguardare la privacy sui social network

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Alzi la mano chi non ha un profilo sui social network. Ormai tutti, grandi e piccini, ci siamo almeno collegati una volta sulle piattaforme di condivisione. Che sia Facebook per i boomer, Instagram per i 20/30 di oggi o TikTok per gli adolescenti. Tutti, però, hanno un problema, chi più e chi meno, da risolvere: la privacy.

C’è da dire che molto spesso si colpevolizza quasi esclusivamente il social in sé ma, in realtà, molte volte sono i comportamenti degli utenti a mettere in discussione la loro stessa riservatezza. Ecco, quindi, qualche consiglio al riguardo.

Attenzione al registrarsi ‘solo’ con i social network

Molti ecommerce o semplici siti web che offrono servizi, per velocizzare e facilitare il percorso di registrazione da parte degli utenti, consentono l’accesso alla pagina personale tramite l’accesso sui social.

Certo, in questo modo non c’è la scocciatura di dover ricordarsi la password, il nome utente, magari anche il codice PIN. Però facendo così si dà la possibilità ai social in primis di capire le nostre azioni sul web e, magari, se ci si registra su portali non proprio sicuri, di poter accedere al nostro profilo.

Certo, oggi è molto diverso rispetto a qualche anno fa. La sicurezza è diventata un tema centrale e, anzi, in molti casi perfino un brand. Soprattutto in quelle piattaforme dove devono essere effettuate le transazioni.

Non a caso, infatti, i casinò online sicuri difficilmente consentono l’accesso tramite i social ma obbligano l’utente a registrare un account attraverso la propria mail.

Non pubblicare tutto sempre e comunque

È vero, spesso lo si fa inconsapevolmente. Ma di questo comportamento ne sono vittime perfino i personaggi famosi. Figurarsi gli utenti comuni. Pubblicare ogni attimo della propria vita può andare bene se magari dobbiamo riconquistare un o una ex e, quindi, vogliamo far vedere che ci divertiamo.

Ma può essere molto pericoloso che qualche malintenzionato dovesse avere delle strane idee. Il ragionamento è molto semplice: se una persona magari vive da solo e, quindi, lo dice ai quattro venti per poi aggiungere che trascorre una settimana fuori, va da sé che lascia la casa libera. O, almeno, così lascia intendere.

Quindi, una persona che vuole rapinare sa di avere campo libero. Si potrebbe pensare che, ovviamente, la persona che parte lascia in funzione l’antifurto e anche qualche telecamera. Però un ladro un po’ più astuto e avvezzo alla tecnologia potrebbe comunque riuscire a sviare questo meccanismo di difesa per depredare tutto ciò che è in casa.

A ciò se si aggiunge uno stile di vita sfarzoso che viene condiviso sui social, si fa letteralmente bingo. A favore dei ladri. Insomma, va bene condividere qualcosa della propria vita ma è necessari farlo con la giusta attenzione. Ad esempio, ‘bluffando’ e dicendo che quella foto pubblicata è datata e in questo momento si è casa.

Non avrà lo stesso effetto di una foto live ma almeno è più sicura.

Non lasciare informazioni personali

Oggi Facebook e Instagram incoraggiano l’iscrizione con il numero di telefono. Però un conto è che venga usato solo per iscriversi al mondo Meta e un altro è diffonderlo e scriverlo ai quattro vento. Ci sono sì dei personaggi pubblici che, per abbattere le distanze, lasciano il numero sui loro profili ma bisogna ricordarsi che nella stragrande maggioranza dei casi quello non è un numero personale ma è un numero proprio per i fan.

Lasciare il proprio numero in bella vista può essere pericoloso perché se qualche stalker volesse agire potrebbe avere un’arma in più. Un’arma estremamente potente, come il numero di telefono, che se utilizzata per loschi scopi può rendere la vita impossibile.

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Scritto da Redazione Think

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