I dipendenti desiderano il lavoro asincrono: come farlo bene

I dipendenti bramano il lavoro asincrono, che abbraccia la flessibilità e gli orari di lavoro non tradizionali.

Lavoro asincrono

Scegliendo il lavoro asincrono, che abbraccia la flessibilità e gli orari di lavoro non tradizionali, le aziende riuscirebbero ad avere dipendenti più produttivi e maggiore successo.

Il lavoro asincrono tanto desiderato dai dipendenti

La pandemia ha cambiato completamente la cultura del lavoro. Si può lavorare da qualsiasi luogo è vero, ma è importante tenere conto anche della flessibilità dell’orario di lavoro. Consentire il lavoro asincrono, dando ai dipendenti la capacità di lavorare quando lo desiderano, è molto importante perché migliora la produttività, aumenta la flessibilità e aumenta la soddisfazione dei dipendenti. L’azienda Picsart ha intervistato 2000 adulti occupati, rappresentativi a livello nazionale degli Stati Uniti, chiedendo loro le preferenze lavorative, le imprese imprenditoriali e i passatempi creativi.

L’84% dei lavoratori intervistati ha spiegato che preferiscono lavorare in un’azienda che sceglie il lavoro asincrono. Una preferenza che riguarda ogni generazione, con il 90% dei Millenial, l’80% dei Gen-Z, l’82% dei Gen-X e il 79% dei Boomer. Il mercato del lavoro non è mai stato così competitivo. Le opportunità sono ai massimi livelli e i dipendenti non scelgono solo dove lavorare, ma preferiscono lavorare per aziende che abbracciano la flessibilità e gli orari di lavoro non tradizionali.

Come gestire bene il lavoro asincrono

Ci sono cinque consigli che possono aiutare le aziende a costruire una cultura del lavoro asincrono di successo:

  1. Lavorare nel proprio tempo non vuol dire lavorare tutto il tempo: le persone non dovrebbero sentirsi sotto pressione per stare allo stesso passo dei colleghi.

    Solo perché un’azienda lavora in orari diversi non significa che le persone debbano lavorare tutto il tempo. È importante segnare gli orari in cui tutti i dipendenti possono stare offline, indipendentemente dal fuso orario. È possibile scegliere un giorno in cui tutti stiano a riposo oppure a rotazione. Questo aiuta ad alleggerire la pressione.

  2. Tagliare le riunioni: le riunioni possono essere killer per la produttività, soprattutto nella cultura del lavoro asincrono, dove ognuno è in un posto diverso, con impegni diversi e anche il fuso orario diverso. Una cultura asincrona impone una domanda difficile: perché ci sono così tante riunioni in calendario e a cosa servono? Limitando il numero di riunioni si aumenta la produttività e l’interesse da parte dei dipendenti.
  3. Incoraggiare le persone a stabilire confini: le decisioni sul tempo sono personali e le aziende possono definire semplicemente aspettative e linee guida.

    Per questo è importante incoraggiare i dipendenti a creare i propri orari e stabilire dei limiti, cosa che spesso risulta difficile per i leader. Se anche i leader si prendessero del tempo per se stessi, così come i dipendenti, con orari prestabiliti, riuscirebbero a raggiungere più facilmente il successo.

  4. Usare un approccio informato: il tempo non riguarda solo la quantità ma anche la qualità. Se avete a che fare con un team di dipendenti provenienti da paesi diversi ricordatevi di avere rispetto per le festività religiose e specifiche di ogni paese. A volte questa cosa viene trascurata.
  5. Stabilire una cultura della responsabilità personale: il team deve essere in grado di svolgere il proprio lavoro indipendentemente da dove si trova e dai suoi orari. Questo richiede una grande responsabilità personale. Tutti i dipendenti devono sapere chiaramente quali sono i loro obiettivi e prendersene la responsabilità.
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Scritto da Chiara Nava

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