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Guida allo slang del poker che tanto appassiona

Che sia digitale o in presenza, il poker prevede espressioni verbali comuni che possono essere elencate in una sorta di guida. In che modo parla un pokerista?

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Esprimersi come un pokerista non è solo una questione di slang ma di comprensione, ma di buon gioco. Conoscere regole e terminologia gergale di questa attività – quella comunemente usata durante una partita – è un buon modo per vivere il contesto ludico e sapersi muovere con destrezza, oltre che con consapevolezza e razionalità. Entrambe necessarie per evitare perdite eccessive. La conoscenza è determinante, soprattutto per i neofiti che si approcciano al settore, offline e online, e non desiderano farsi cogliere impreparati.

Con una buona base di partenza, cioè con la competenza dell’uso della terminologia slang per pokeristi, si può iniziare a destreggiarsi in questo settore. A monte di tutto ciò va, però, imparato il gioco, con le sue regole: selezionare un casinò digitale che offra una versione online del poker, permette di esercitarsi prima di sedersi a un tavolo da gioco fisico.

Le case da gioco e tutte le attività di gaming italiane legali devono essere autorizzate e certificate dall’autorità chiamata AAMS, oggi ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, che garantisce una corretta fruibilità del gioco stesso, il rispetto delle regole e dei dati sensibili raccolti dal sito. Per questo, è necessario cercare casino online aams per un’attività ludica affidabile e seria.

Che sia digitale o in presenza, il poker prevede espressioni verbali comuni che possono essere elencate in una sorta di guida. In che modo parla un pokerista? Che significa “andare all-in” oppure giocarsi lo “stack” o una coppia di “paperelle”?

Glossario per pokeristi neofiti: 12 termini da conoscere

Ecco un piccolo e pratico glossario di 12 termini usati nel poker:

  1. Andare all in: giocare il tutto per tutto, rischiare e puntare la propria disponibilità in quel momento
  2. Stack di chip: si riferisce al termine precedente quando il giocatore decide di puntare tutto sulla propria combinazione di carte
  3. Paperelle: la coppia di 2. Un’espressione simpatica per definire un’accoppiata di carte
  4. Check: è la fase in cui un giocatore studia, analizza, la situazione del tavolo da gioco in base alle proprie carte in mano, quindi “salta” il turno e passa la mossa al giocatore seguente senza puntare o fare altro. Un modo per non esporsi immediatamente ma valutare il gioco prima di compiere un’azione che può anche essere quella vincente il piatto
  5. Grindare: questo termine fa parte soprattutto del gaming e significa avere notevoli mani, cioè partecipazione a vari giochi, a più tavoli contemporaneamente, cosa che si può praticare nei soli giochi online. È utile per acquisire esperienza e forza prima di giungere al livello di gioco ulteriore e più performante
  6. GG WP: good game, well played. Tale voce vuol dire che la partita è stata bella e ben giocata e solitamente si usa sia nel gioco online sia offline. Quando un match termina ed è stato soddisfacente si procede con il successivo dichiarando proprio GG WP
  7. Starting hand: mano di partenza. L’inizio del gioco
  8. Pocket rocket: alcuni vocaboli sono “nomignoli” per definire coppie di carte. In questo caso si tratta di una coppia di assi chiamati anche snake eyes, american airlines o pini
  9. Cowboy: è la coppia di K, king, coppia di re
  10. Big slick: indica una combinazione di carte o una mano un po’ pericolosa da giocare
  11. Anna Kournikova: è la coppia di carte AK. Il termine è made in Italy e ricorda la brava tennista, nonché modella, russa, ottima sportiva ma senza grandi eccellenze nella propria carriera. Il riferimento a lei è dato dal fatto che la coppia di carta è più bella che vincente
  12. Mandare la vasca: è la versione italiana di andare all in.

Va specificato che alcune parole, come andare all in, fanno riferimento solo a varianti del gioco dette “no Limit” mentre sono escluse da altre, di solito quelle definite “Limit”, proprio perché in tal caso è stabilito a priori un tetto massimo di puntata.

Anche le mani, ovvero i turni di gioco, possono avere dei soprannomi. Ad esempio, la mano A-8 è detta “la mano del morto” perché leggenda vuole che poco prima di morire assassinato il pistolero James Butler, ribattezzato Wild Bill, stesse proprio giocando a poker una mano di A-8.

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Scritto da Redazione Think