Con un app abbiamo reso più semplice la donazione del sangue

lifestyle

Nell’immaginare il progetto Blood Up siamo partiti da una semplice domanda: “in che modo si può essere realmente incisivi oggi per il benessere sociale futuro?”.La nostra risposta è stata creare la prima applicazione a livello nazionale per la donazione del sangue, ovvero uno strumento che parli una grammatica di comunicazione adatta alle nuove generazioni e allo stesso tempo comunichi la cultura della donazione di sangue, che dia informazioni smart e complete, che semplifichi la logistica legata al “dove donare” e al “come comunicare con i centri di donazione”, nella speranza di aumentare la base dei donatori di sangue e di abbassarne l’età media (ora intorno ai 45 anni).

Con BloodUp, l’applicazione per iOS e Android, crediamo di aver segnato l’inizio di questo percorso.L’Occasione per realizzare il progetto è nata dal concorso digit@lia4talent promosso da IdeaTRE60 con il supporto di Fondazione Italiana Accenture e Associazione ProSPERA.Il 5 dicembre 2013 presso l’opificio telecom di Roma nel contensto di “DIGITAL LIFE “ di Romaeuropa Festival, presenteremo i primi risultati del progetto, a 2 mesi dall’uscita della versione iOS e ad un mese dalla versione Android, parleremo del digitale per il benessere sociale futuro, l’agenda prevede due appuntamenti.

Una conversazione Il digitale per il benessere sociale del futuro: esperienze e best practice, a cui parteciperanno: Francesco Russo – senatore della Repubblica italiana, Fabrizio Sammarco – presidente, associazione ItaliaCamp, Gilberto Cavallina – co-founder, Comuni-chiamo.com, Alessandro Gambino – responsabile comunicazione, Fondazione Romaeuropa. Modera Michele Ficara.

La presentazione di Blood up con Marina Spinelli – responsabile Sviluppo progetti, Fondazione italiana accenture, Federico Alker – direttore relazioni istituzionali, Consip e membro del consiglio esecutivo Prospera, Oscar Badoino – vincitore del concorso DigiT@lia for talent e ideatore di Blood up, Aldo Ozino Caligaris – presidente Fidas,Claudia Marino – amministratore delegato, DraculApp,

Qualche informazione in più sulla nostra app.Chi meglio del conte Dracula a fare da testimonial per la donazione del sangue? La prima volta che si apre l’applicazione un “draculino” ci guida attraverso le cosiddette “buone prassi”, ovvero i 5 punti fondamentali per comprendere quali siano le prassi di salute da seguire per poter essere donatori responsabili.

In seguito questa presentazione la potremo rivedere ogni volta che vorremo cliccando sull’icona “I” nella Home Page dell’applicazione.

La grafica della Home è particolarmente evocativa: in alto campeggia una sacca di sangue da cui fuoriesce un tubicino con più diramazioni: ogni volta che viene selezionata una delle 6 diverse funzioni, il sangue inizia a scorrere nel tubicino fino a raggiungere l’icona prescelta, che così si apre.

La funzione principale è “Dove donare”, ovvero la geolocalizzazione di oltre 400 luoghi tra sedi FIDAS, Centri trasfusionali, punti di raccolta in tutta Italia. Le info attive permettono di telefonare direttamente al centro più vicino, oppure di inviare una mail, o ancora di attivare il servizio di navigazione guidata per farci arrivare a destinazione. La funzione è in continua evoluzione: ad oggi sono censiti oltre 400 punti, ma le potenzialità al riguardo non si fermano.

Un’altra funzione di servizio molto importante è il “Termometro” ovvero la fotografia giornaliera delle esigenze ematiche nelle regioni italiane, sempre con il draculino come tutor che ci spiega come leggere le info grafiche presenti nella funzione.Quando abbiamo un paio di minuti da perdere (magari in attesa di donare) c’è il “Game”, una struttura semplice e immediata: alla guida di un’autoemoteca ci si aggira per le vie di una città virtuale a raccogliere più gocce o sacche di sangue possibili in 1 minuto e mezzo, stando attenti ad evitare i draculini che rallentano la nostra corsa così da avere più sangue per loro! Determinati obiettivi raggiunti nel gioco corrispondono a “premi” da condividere sui nostri social preferiti. La versione multiplayer con annessa chat privata permette poi di sfidare gli amici in una corsa all’ultimo sangue.

Le ultime due funzioni sono d’informazione: nella sezione “Pubblicazioni” possiamo trovare numerosi articoli della rivista Noi in FIDAS, mentre “RSS feed” raccoglie le notizie in evidenza sul sito della FIDAS nazionale: da qui è possibile anche navigare all’interno dell’intero sito senza bisogno di uscire dall’applicazione.

Queste le funzioni che troviamo direttamente nella Home, ma l’applicazione ne riserva altre, che vengono attivate o direttamente dal sistema o quando l’utente donatore svolge una particolare azione: stiamo parlando delle notifiche Push, che permettono all’applicazione di raggiungerci in tempo reale comunicandoci ad esempio una particolare emergenza ematica oppure aggiornandoci su imprevisti o problematiche dell’ultimo momento (senza bisogno che l’applicazione sia già aperta).Sotto le icone della Home è presente una notizia in evidenza, che sarà quindi sempre disponibile ai donatori anche senza aprire la funzione dedicata.Infine, quando ci si reca a donare, se l’applicazione è aperta compare un pulsante di “Avvenuta donazione”, che si attiverà permettendo di condividere sui social questo nostro piccolo ma importante gesto.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

What do you think?

Scritto da chef

lifestyle

Che cosa insegna il fallimento di Quirky ai makers

lifestyle

Io e Fable, quella lunga attesa dietro le quinte dell’idea