BorsadelCredito.it, Ivan Pellegrini: “Il Fintech farà da apripista alla digitalizzazione”

Ivan Pellegrini, Co-founder e CEO di BorsadelCredito.it, spiega a Think perché il Fintech può fare da apripista alla digitalizzazione.

Ivan Pellegrini
Ivan Pellegrini

Specializzata nel credito alle micro, piccole e medie imprese, BorsadelCredito.it vanta oggi più di 25.000 imprese clienti provenienti da tutta Italia, 4.000 prestatori e oltre 88 milioni di euro erogati. La start-up FinTech nata nell’ottobre 2013 è amministrata da Ivan Pellegrini, Co-founder e CEO, racconta a Think questi 7 anni di attività.

Cosa vuol dire togliere il freno a mano al mondo del credito e delle imprese?

Per noi significa innanzitutto offrire prodotti pensati su misura per le piccole e medie imprese, che costituiscono da sempre la base dell’economia italiana, ma che, al contempo, sono le realtà che riscontrano maggiori difficoltà nell’accedere ai finanziamenti attraverso i canali tradizionali.

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Questo avviene attraverso un servizio veloce, trasparente e interamente digitale: dopo aver compilato la domanda sulla nostra piattaforma, infatti, l’azienda in 24 ore può sapere se riceverà o meno il finanziamento e in caso positivo, il credito sarà sul suo conto in 3 giorni – contro le settimane di attesa delle banche. A renderlo possibile è la nostra tecnologia proprietaria: un algoritmo che ci permette di analizzare in maniera rapida ed efficiente il merito di credito di ogni impresa. Di conseguenza, offriamo una capacità di personalizzazione che difficilmente si trova nel canale tradizionale.

In che modo BorsaDelCredito.it ha rivoluzionato il mercato di riferimento?

Quando nel 2012 Alessandro Andreozzi, Antonio Lafiosca ed io ci siamo incontrati, avevamo alle spalle una carriera come consulenti per le banche: in sostanza, proponevamo progetti volti a rendere più efficienti le piattaforme di erogazione del credito delle PMI.

Progetti che venivano anche accolti con un certo entusiasmo, ma che poi finivano per arenarsi: quello delle banche, infatti, era un ambiente ancora un po’ ingessato – che oggi sta finalmente cambiando – nel quale mancavano le competenze per proseguire nella gestione autonoma dell’aspetto digitale.

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La nostra idea era quella di creare una piattaforma che offrisse uno strumento digitale completamente online e friendly e che consentisse anche alle imprese più piccole di trovare credito in maniera alternativa. Era il 2015, e in Italia quasi nessuno sapeva cosa fosse il P2P lending.

Oggi quando si parla di esigenze delle aziende, flessibilità e innovazione sono imprescindibili: queste due caratteristiche sono ciò che consente a BorsadelCredito.it di servire le imprese richiedenti con capillarità e velocità di risposta, anche durante le settimane di lockdown. Ad oggi infatti abbiamo erogato circa 90 milioni di euro distribuiti su più di mille prestiti.

L’essere totalmente online non ha costituito un limite nell’ottenere fiducia dai vostri clienti?

Ancora oggi l’Italia non è un Paese che brilla per competenze digitali: secondo gli ultimi dati del Desi, che misura il livello di alfabetizzazione digitale nell’UE (che conta 28 Paesi membri nel 2020), il nostro Paese si colloca al 25esimo posto, in peggioramento rispetto al 24esimo del 2019. Dati da un lato un po’ sconfortanti, ma che allo stesso tempo costituiscono per noi una sfida importante, perché siamo convinti che il Fintech possa fare da apripista alla digitalizzazione, soprattutto in un momento come quello che abbiamo vissuto in questi mesi. E la nostra esperienza diretta lo conferma: le imprese che si rivolgono a noi sono sempre di più anno su anno Esiste un mercato potenziale enorme e i tempi sono maturi per conquistarlo.

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