Andrea Pili: diario dei primi mesi da startupper in Silicon Valley

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Dopo oltre 15 anni della mia vita imprenditoriale spesa in Italia, ho deciso di intraprendere una nuova avventura nella Silicon Valley. Avevo poco più di 20 anni quando ho fondato nel 1995 sardegna.com, affrontando le tematiche del booking on line prima ancora della nascita dei big player come Expedia e Booking. Nel corso degli anni ho affrontato anche altri business, come il mobile banking e web application legate alla domanda e offerta di lavoro. Tutti progetti nati in Italia, ma che non sono mai diventati business internazionali.

L’ostacolo che frena l’imprenditore Italiano è tale e incomprensibile che non trovando una spiegazione plausibile, ho deciso di immergermi nel mondo della Silicon Valley. Ci sarà un motivo per cui le grandi idee prendono forma e diventano grandi realtà? Perché? Così a fine 2012, dopo aver ottenuto un visto utile per il mio obiettivo, senza pensarci su più di tanto, decido di partire e iniziare da zero una nuova startup.

Lascio in Italia la famiglia, moglie e bimbo di 2 anni, e dal 4 gennaio parte l’avventura. Creo Movigo Inc., trovo uno spazio in un coworker space e lavoro con un piccolo team di 3 tecnici che stanno in Italia. Intanto inizio a frequentare gli ambienti di San Francisco, meetup, happy hour, startup weekend, startup party e tutto quello che gli oltre 500.000 startupper fanno ogni anno.

Crowdfunding. Cercare i capitali necessari per far crescere la propria azienda. Sono passati 7 mesi. A posteriori posso solo dire che ho appena iniziato a capire come la Silicon Valley ti cambia il modo di pensare, di lavorare, di percepire i segnali di un “pivot” necessario per migliorare la tua startup. Tutto un altro mondo.

La nostra piccola App è semplice. Puoi creare Micropost geolocalizzati. Da pochi giorni in Public Beta sul Googleplay. Non è importante quello che fai, ma come viene realizzato. Nessuno ti insegnerà qualcosa, ma l’incredibile è che puoi imparare moltissimo semplicemente vivendo quell’ambiente. La concorrenza è spietata, la competizione è al top. I momenti di entusiasmo si alternano a terribili momenti di sconforto, che durano però poche ore. L’adrenalina che scorre è costante.

Un modello di sviluppo che sicuramente è vincente per l’economia della bay area, ma anche per quella del resto del mondo. Sono migliaia le startup che hanno il proprio team dislocato nel proprio paese d’origine. Ho conosciuto diversi ragazzi italiani che vivono a San Francisco e che hanno una storia analoga alla mia.

Una bella idea può nascere dappertutto.

Ma solo in un posto può avere la possibilità di crescere e diventare grande. Questo posto è unico al mondo. È la Silicon Valley, o meglio, la Bay Area.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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