Report;Oscar Badoino: A cowo360, il sabato romano dei makers

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Nei telefilm anni ’80 troveremmo un indicazione: Zulo_Roma_5,30PM_11maggio2013.Ma il vero tema di quella giornata è stato indubbiamente #cambiamotutto, nel senso ispirativo che rappresenta.

Dopo aver passato l’intera settimana a lavorare 12 ore al giorno, e lo stesso sabato avere una riunione dalle 9 alle15 senza pausa pranzo, l’idea di prendere la macchina, attraversare Roma, per andare a Cowo360 per un aperitivo di makers ci affaticava….ma il vantaggio di non essere soli nel nostro gruppo è quello di stimolarci a vicenda, e quindi via, un caffè, un messaggio ad un maker avvisandolo che eravamo in ritardo di qualche minuto e dopo mezz’ora eravamo in via Vacuna.

Arriviamo appena in tempo per assistere alla spiegazione che uno degli degli organizzatori di Cowo sta facendo su chi sono questi “artigiani digitali”.

Questi racconta dello spazio di Cowo e delle iniziative che da oggi ci saranno ( dagli appuntamenti tra i makers, ai corsi per “principianti”, ai vantaggi che ha portato Arduino).

Un attimo dopo, arrivano una decina di questi Makers che, fin dal mattino, si sono messi a lavorare smontando e rimontando macchine elettroniche di ogni tipo ( dai giochi per bambini, fino al microfono di un vecchio telefono) e scopriamo in quel momento che assisteremo ad un “concerto” suonato con questi oggetti “elettronicamente e manualmente Modificati”: 7-8 minuti di alienazione musicale alla fine dei quali il “direttore” del complesso commenta ironicamente ” di solito ci divertiamo più noi a suonare che il pubblico ad ascoltare”

Ecco che inizia la presentazione dei Makers della serata,Conosciamo Ena Granulo, una ragazza che in pieno spirito makers, ha girato l’italia per conoscere le storie dei makers Italiani, ne ha realizzato un bellissimo cortometraggio in cui racconta 4 storie che l’hanno colpita e ci presenta il suo lavoro totalmente selfmade.

La segue Graziella Leggi che ci presenta Tina, un pinguino ( per me la moglie perfetta del logo di Linux) Handmade che sta realizzando con i materiale più adatti, e scopriamo che Tina crescerà viaggiando realmente nel mondo , ma anche virtualmente con una community, e con un giornale digitale.

E’ ora il momento di Gilles Ruppert un programmatore che ci racconta come con Java e Arduino ha realizzato una console per controllare in remoto dei dronicopter e ci stupisce facendo fare evoluzioni al drone in uno spazio chiuso come Cowo.

Le Presentazioni sarebbero finite, la serata potrebbe scemare, ed invece è il momento più stimolante: parliamo con Stefano Varano che ha realizzato un sintetizzatore/strumento musicale che funziona attivando fotocellule e fasci di luce e a seconda dell’intensità della luce i suoni cambiano.

Scopriamo che questo strumento è stato suonato durante l’ Expo2010 di Shangai a Casa Italia e troviamo il video che mostra i cinesi ammassati ad osservare l’invenzione di Stefano mentre il Musicista suona.

Ma la magia non è finita: il pubblico, fatto di ragazzi e non, stimola i makers sui loro progetti e su altre suggestioni e i makers da una parte prendono spunto, dall’altra indicano strade, noi ci siamo fatti coinvolgere dall’atmosfera, io mi permetto di consigliare alla ragazza delle Tine alcuni percorsi per ottenere della visibilità, poi prendiamo il numero di telefono di Ena perché vorremmo proporgli un lavoro, ovvero di realizzare un video per un nostro progetto.

Beh, sabato sera credo di aver incontrato altri potenziali Mille, Idee, Progetti, passioni; e la stanchezza di 7 giorni di lavoro è sparita grazie a questi makers e ai loro stimoli.Lo stesso Edoardo che era con me ha commentato “ avessi i soldi finanzierei tutte le loro idee”. #cambiamotutto.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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