Ralph Hamers, chi è il ceo di Ubs che guida l’acquisizione di Credit Suisse

Ralph Hamers è l’amministratore delegato di Ubs, che sta guidando l’acquisizione di Credit Suisse.

Ubs
SHANGHAI, CHINA - AUGUST 29, 2022 - (FILE) Photo taken on Aug. 29, 2022 shows the UBS lOGO at Xintiandi Street in Shanghai, east China. UBS (UBs.US) announced Tuesday it would buy troubled Credit Suisse (CS.US) for 3 billion Swiss francs ($3.3 billion). The historic deal brokered by the Swiss government is aimed at stemming a crisis of confidence that has begun to spread through global financial markets. (Photo by CFOTO/Sipa USA)

Ralph Hamers è l’amministratore delegato di Ubs, che sta guidando l’acquisizione di Credit Suisse, per 3 miliardi di franchi svizzeri. Un manager di 56 anni, che ha lavorato per Ing per 29 anni.

Ralph Hamers: chi è?

Ralph Hamers ha 56 anni ed è l’amministratore delegato di Ubs. È tra i pochi dirigenti al mondo a permettersi di comparire in pubblico senza cravatta. Quando la più grande banca svizzera lo ha scelto il suo modo di vestire non è stato il principale motivo di perplessità, anche il fatto che aveva lavorato per tutta la sua carriera in Ing, banca retail olandese conosciuta per i servizi online, ha scatenato qualche dubbio. Secondo gli analisti di Barclays non aveva esperienza “nel gestire una banca di investimento globale” focalizzata su clienti a elevato patrimonio.

Hamers sta per guidare l’acquisizione di Credit Suisse per 3 miliardi di franchi svizzeri. Le due banche potranno chiedere fino a 200 miliardi di franchi di prestito alla Banca nazionale svizzera per affrontare eventuali perdite.

Ralph Hamers è nato a Simpelveld, nel sud-est dei Paesi Bassi, e ha lavorato per Ing per 29 anni. È stato responsabile del mercato rumeno e di quello belga prima di diventare ad nel 2013, per risollevare l’azienda dai postumi della Grande recessione. Alla guida di Ing, ha investito sulla trasformazione digitale e sull’offerta online. Nel 2018 è stato incluso tra i 10 ad più stimati al mondo dal Global Ceo RepTrak stilato da Reputation Institute.

Ralph Hamers: questione stipendio e bonus per i banchieri

Nel 2018 Hamers ha cercato di aumentarsi lo stipendio da 1,6 a 3 milioni di euro.

Nonostante guadagnasse molto meno dei dirigenti di altre grandi banche europee e americane, gli olandesi si sono ribellati. Molti politici, come riportato da Swissinfo, hanno parlato di “indecenza”. L’ad chiedeva una aumento di quasi il 100% contro l’1,7% dei dipendenti e guadagnava 30 volte più di un normale bancario. La proposta è stata contestata anche dal ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra, e alla fine è stata ritirata dal cda. L’uomo si è rifatto dopo il passaggio in Ubs, visto che lo scorso anno ha guadagnato 12,2 milioni di dollari.

Un anno e mezzo fa il portale Inside Paradeplatz, come riportato da Repubblica, aveva a riferito alcune frasi di Hamers durante una videochiamata con i collaboratori. “Il nostro core business, che piaccia o no, è supportare i ricchi che diventano sempre più ricchi.

Quindi, più abbiamo successo, più contribuiamo alla disuguaglianza nel mondo. Il che non è un bene” aveva dichiarato. Si era anche schierato contro alcune politiche europee e si era opposto, come ricordato dal Financial Times, ai tassi di interesse negativi e al tetto al bonus per i banchieri.

Ralph Hamers: il Netflix del banking e l’acquisizione di Credit Suisse

L’anno scorso, in un’intervista alla Cnbc, Hamers ha spiegato il suo ambizioso progetto, ovvero quello di creare il Netflix del banking. “Vogliamo distribuire contenuti ai nostri clienti in modo digitale, così che possano consumarli come quelli multimediali di Netflix. Sulle piattaforme, le persone vedono un trailer e pensano: ‘Mi piace, vorrei saperne di più’” ha spiegato. Nel 2022 Ubs ha registrato un utile di 7,6 miliardi di dollari, anche se una delle principali operazioni di Hamers è saltata a settembre. Ubs, infatti, ha rinunciato ad acquistare per 1,4 miliardi di dollari Wealthfront, servizio automatico di investimenti.

Ora Hamers si sta occupando dell’acquisizione di Credit Suisse. “L’unione delle due banche principali e più prestigiose della Svizzera, che mettono assieme un’eredità di oltre 300 anni, rappresenta un momento di rilevanza storica per il polo finanziario del Paese e per l’industria” ha scritto in una lettera ai dipendenti. “Ubs diventerà una potenza ancora maggiore nel settore della gestione patrimoniale” ha aggiunto.

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Scritto da Chiara Nava

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