Networking e formazione: ecco il “new normal” delle aziende

Survey del Gruppo Giovani di ALDAI-Federmanager presentata alla Milano Digital Week 2021.

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Le aziende spingono verso il networking a causa della pandemia.

Networking, formazione ed eventi digitali/video-comunicazione sono i mantra emersi dalla pandemia e che ci porteremo nel prossimo futuro. Le limitazioni agli incontri «fisici» hanno valorizzato i sistemi di videoconferenza e li hanno resi accessibili a un pubblico vastissimo, ma anche l’esigenza di fare networking con i colleghi della propria azienda e al di fuori, e puntare sulla formazione per evolvere e innovarsi sono diventati requisiti imprescindibili per continuare a fare business ed essere competitivi. Sono questi in sintesi alcuni degli spunti emersi dalla survey “Manager Outlook 2021” realizzata su un campione di oltre 1.000 manager attivi all’88% in aziende private prevalentemente di medie-grandi dimensioni. La ricerca è stata presentata ieri in streaming all’interno di Milano Digital Week 2021 nel web talk «Il boom delle aziende digitali e la nuova democrazia della rete», organizzato dal Gruppo Giovani di ALDAI-Federmanager, l’Associazione Lombarda Dirigenti di Aziende Industriali.

L’incontro, aperto da Ali Berri, Coordinatore Gruppo Giovani ALDAI-Federmanager, è stato moderato da Francesca Boccia, Managing Partner Indexya che ha dato la parola a due esperti e manager del mondo digitali come Chiara Davanzo Zamarian, Head of Brand & Digital Engagement, e Antonio Ereditario, esperto di digital marketing, deep web, strategie digitali di business per eventi, imprese e startup. «La recente crisi pandemica ha messo in luce i gap storici nella digitalizzazione, ma dall’altro lato ha anche dato una notevole spinta per colmarli», ha osservato in apertura Ali Berri. «Come Gruppo Giovani vogliamo generare momenti di confronto, approfondimento e network che ora più che mai riteniamo fondamentali per trainare le nostre aziende fuori dallo stato di emergenza».

L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha dato un forte impulso alla digitalizzazione del nostro Paese.

«Secondo un recente studio del Censis e del centro studi TIM – ha spiegato Chiara Davanzo Zamarian prima del lockdown, l’Italia risultava fortemente arretrata rispetto al resto dei Paesi europei nella diffusione delle competenze digitali, ma nell’ultimo anno c’è stato un significativo salto in avanti con una crescita esponenziale della consapevolezza delle opportunità offerte dagli strumenti digitali. Per la prima volta oltre il 75% della popolazione adulta ha utilizzato Internet con regolarità per le proprie attività quotidiane, sia lavorative che personali. La buona notizia è che non si può tornare indietro: la maggioranza degli italiani (61%) ritiene che continuerà ad utilizzare tale modalità anche in futuro e questo ci fa sperare nella digitalizzazione come leva di sviluppo sociale ed economico del nostro Paese.

Essere consapevoli delle opportunità che ci offre la Rete diventa dunque fondamentale per interpretare il nostro presente e il nostro futuro.»

Ma come vincere le sfide del digital divide? «Ad oggi in Italia non abbiamo ancora coperto l’intero territorio nazionale con la banda larga né con la fibra ottica per non parlare poi della scarsa diffusione delle competenze digitali di base ed avanzate», ha rimarcato Antonio Ereditario. «Sulla scia dell’improvvisa accelerazione fornita dall’emergenza COVID-19 oggi il futuro sembra essere più chiaro. Agilità, creatività e soddisfazione del cliente hanno mostrato la via da seguire. Questi principi continueranno a guidare le aziende all’ingresso di questa nuova normalità. Il 2021 segna una svolta. Il panorama è cambiato radicalmente. Non è mai stato così importante per le imprese anticipare il cambiamento, insistere sulla resilienza e diventare customer-obsessed. Verso il 2021, la tecnologia, sia nuova che esistente, aiuterà le imprese a raggiungere questi obiettivi e ad uscire dalla crisi con basi solide.»

ALDAI-Federmanager, che rappresenta e tutela quasi 15.000 manager offrendo loro servizi di supporto ed assistenza relativi a tutte le tappe della carriera professionale, è particolarmente attenta al ruolo dei manager nell’attuale processo di digital transformation. «La pandemia ha dimostrato che le aziende più innovative e con competenze manageriali sono riuscite non solo a reggere la crisi ma a convertire i propri modelli di business ampliando il mercato e il profitto», ha commentato il Presidente ALDAI-Federmanager Bruno Villani. «I manager, veri attuatori e portatori del cambiamento, sono stati e sono tutt’ora in prima linea nella gestione della crisi, consapevoli dei rischi ma anche delle opportunità che essa sta aprendo. Indispensabile quindi affidarsi all’apporto dei manager, la cui cultura, competenze e capacità di visione e lungimiranza, tra le altre cose, rappresentano un motore necessario per far ripartire il sistema Paese».

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Scritto da Redazione Think

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