La città di domani in gara al Solar Decathlon 2014

ambiente

Densità urbana, convenienza economica, mobilità sostenibile e sobrietàsono le nuove quattro linee previste dal regolamento dell’edizione2014 della competizione Solar Decathlon, l’Olimpiade mondiale dellecase più sostenibili. E sono le caratteristiche che descrivono l’unicoprogetto italiano entrato a far parte della rosa dei venti selezionatial mondo che parteciperanno alla sfida di bioarchitettura ideata dalDipartimento dell’Energia degli Usa.

Dopo esserci aggiudicati il bronzo, molti premi e la prima posizioneper la categoria «sostenibilità» con MED in Italy nell’edizione 2012 aMadrid, come gruppo di studenti e docenti dell’Università di Roma TREci stiamo preparando con un progetto tutto romano da montare neigiardini di Versailles a giugno. Una casa solare pensata per la cittàdi Roma. A home for Rome, come suggerisce, appunto, il suo nome:RhOME.

Per le linee guida della competizione di quest’anno, il progetto dovràavere un forte legame con il territorio dell’Università partecipante.Da qui la scelta di pensare alla Capitale d’Italia, evocata anche nelnome, come luogo simbolo per ripensare alle periferie urbane in chiavedi sostenibilità.

Solar Decathlon, infatti, richiede la costruzione diprototipi di case alimentati da energie rinnovabili, che offranosoluzioni abitative ad alta efficienza energetica. E crea lecondizioni per mettere insieme le giovani energie, gli studenti, conla ricerca scientifica delle università e con la capacità del faredelle industrie. Un mix perfetto per creare innovazione.Un’innovazione che con l’edizione 2014 dovrà orientarsi anche allacittà, che ha assunto un peso maggiore rispetto alle precedenticompetizioni, che anche in suolo europeo risentivano moltodell’impostazione americana delle regole. Finalmente e coerentementecon la visione urbanistica europea, da proposte per case isolate si èpassati ai temi della densità urbana e dell’aggregazione multipiano dimoduli abitativi ad energia rinnovabile, per la creazioni di retiurbane smart connected. Tema chiave è infatti il concetto didensificare un’area prescelta, che non significa aumentare il numerodi metri quadrati e cubi per ettaro né occupare nuovo suolo, maincrementare il numero di abitazioni per la stessa area, offrendoappartamenti di piccole dimensioni (che al giorno d’oggi la città diRoma, in particolare, non offre) per soddisfare le esigenze diresidenti temporanei, single, anziani e delle famiglie attuali, nonpiù numerose e spesso monoparentali.

Si è poi ridotta l’enfasi sulla produzione energetica per faraumentare invece quella per l’efficienza. La sostenibilità diviene lachiave non più soltanto per selezionare i materiali, ma anche perguidare le scelte degli insediamenti, pensando alla mobilità e allavivibilità in generale, favorendo la vita di quartiere e le relazioniinterpersonali in un processo di rigenerazione urbana che si rifletteanche in termini sociali.

L’area di sperimentazione scelta dal progetto RhOME è la periferia,nella quale interventi illegali che insistono prevalentemente in areea vocazione ambientale (agro romano) e archeologica (molte lepreesistenze di acquedotti e tombe) rendono urgente un risanamento.Gli obiettivi sono quelli di combinare modelli insediativi concostruzioni sostenibili ad alta efficienza energetica, per arrivareall’ottimizzazione di cluster aggregativi adatti al contestoperiferico, individuato in via esemplificativa nell’area della Torredel Fiscale.

Per verificare poi la flessibilità del progetto gliedifici sono stati anche sperimentalmente inseriti a Trastevere,un’area centrale della città di Roma non più funzionale all’esercizioferroviario del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Il progetto fa leva per la sua rapida costruzione sulle tecnologiecontemporanee di prefabbricazione avanzata, che grazie ad impianti acontrollo numerico consente, a partire da modelli informaticidigitali, la mass customization per la produzione di componenti inlegno per costruzioni antisismiche e reversibili. E saranno propriogli studenti a montare la casa una volta che le macchine CAM avrannoprodotto i componenti. Un processo di formazione completo per 30fortunati ragazzi, selezionati per ideare, costruire e far funzionareuna piccola porzione di un progetto per la città di domani, chetroverà il 14 luglio la sua conclusione nello smart village che sirealizzerà a Parigi.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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