La voce dei giovani manager: “Le nuove tecnologie per digitalizzare l’infrastruttura pubblica”

Intervista ad Ali Berri, coordinatore del gruppo Giovani manager di ALDAI-Federmanager.

Ali Berri
Ali Berri, Coordinatore Gruppo Giovani

“Guardi, per rilanciare il sistema economico noi manager chiediamo da tempo una cosa fondamentale: procedere velocemente a una completa digitalizzazione dell’infrastruttura pubblica, con visione e attraverso un piano strutturato, sfruttando tutte le tecnologie innovative presenti, come FTTH – Fiber to The Home e il 5G. Solo in questo modo possiamo agire in modo efficace contro la burocrazia e favorire una reale semplificazione legislativa”. Per Ali Berri, responsabile da marzo 2019 del gruppo Giovani Manager di ALDAI-Federmanager, gli obiettivi sono chiari. Direttore tecnico di ZTE Italia, colosso cinese delle tlc, ha ben presente il valore di un’infrastruttura di rete innovativa e veloce, così come di tecnologie in passato di frontiera, oggi già imprescindibili in tutti i settori di mercato: oltre alle due citate, l’intelligenza artificiale, la blockchain, Industria 4.0.

È reduce dall’evento nazionale in cui il Gruppo Giovani di Federmanager, in partnership con la società di executive search, Hays Italia, ha assegnato il Premio Giovane Manager e il titolo di Miglior Giovane Manager d’Italia, che quest’anno spetta a una brillante dirigente milanese, Paola Boromei, executive vice president human resources & organization di Snam. Ma la soddisfazione di Ali Berri è anche per gli altri manager lombardi arrivati al rush finale che hanno ampiamente rappresentato ALDAI-Federmanager all’interno del contest: Massimiliamo Bariola anch’egli insignito del Premio Giovane Manager, Fabrizio Botta, Francesco Calcagnile, Francesca Paludetti, Vincenzo Renzo, Francesco Sasso e Giovanna Stocco.

In ALDAI-Federmanager Ali Berri guida un manipolo di giovani manager motivati e vogliosi di portare avanti le loro posizioni. “Siamo un gruppo di dirigenti under 44, ci incontriamo periodicamente per confrontarci su tematiche di attualità e proporre iniziative o organizzare eventi mirati per i giovani manager, come quello a tema 5G durante la Milano Digital Week o altri che stiamo organizzando per far meglio conoscere ALDAI-Federmanager e i suoi servizi rivolti alla realtà manageriale del territorio.

Siamo convinti del valore del capitale umano che i manager rappresentano e che vogliamo mettere a disposizione non solo dell’industria, ma anche del sistema paese: per questo ALDAI-Federmanager ha instaurato un dialogo con università, enti, imprese, istituzioni, associazioni e stakeholder del territorio per valorizzare il ruolo dei manager a traino delle imprese in questo momento di crisi.”

Avendo alle spalle la premiazione dei migliori giovani talenti manageriali, la domanda è d’obbligo: che valore aggiunto può dare un giovane manager in un’azienda o nella pubblica amministrazione?

“Senza togliere nulla alle capacità e all’esperienza che un manager senior può dare, credo che la mia generazione e, ancora di più la prossima, quella dei nativi digitali, abbia una capacità spontanea di utilizzare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, senza dimenticare che oggi a 40 anni ci sono top manager e politici di primo piano.

E questo, in molti ambiti può fare la differenza. Siamo generalmente in grado di operare più facilmente in multitasking, gestendo situazioni complesse e articolate, che sono sempre più quotidiane nelle mansioni operative. Poi c’è un fattore di competenze: oggi già all’università si studiano e approfondiscono quelle tecnologie di avanguardia di cui parlavo prima, e questo insieme ad altri fattori può fare la differenza”.

Il vincitore di quest’anno è una donna e molte altre sono rientrate tra le semifinaliste: c’è differenza nel modo di gestire le attività tra un manager uomo e donna?

“Generalizzando, in passato forse sì. Il manager uomo tendeva a essere spesso più autoritario, mentre la donna tendeva a puntare di più sulla relazione personale. Ma oggi non è più così: c’è, mi sembra, una totale equivalenza. La differenza è solo nelle capacità del singolo”.

Qualche mese fa ALDAI-Federmanager aveva lanciato un sondaggio sui suoi associati sulle priorità per la ripresa del Paese. Poi siamo ricaduti in una seconda grave ondata dell’epidemia. C’è preoccupazione per la difficile crisi che stiamo attraversando?

“A essere sincero, ci consideriamo in una fase di post-preoccupazione. È inutile continuare a parlare del problema, dobbiamo trovare il modo per uscirne, imparare a convivere con questa situazione e trovare le soluzioni migliori per non fermarci. È l’approccio manageriale: c’è il problema, bisogna trovare la soluzione per superarlo”.

LEGGI ANCHE le altre interviste di Think.it

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

What do you think?

Scritto da Redazione Think

Andrea Scotti Calderini CEO

Freeda, Andrea Scotti Calderini: “Abbiamo creato un brand globale, dando voce a chi non ce l’ha”

10 libri leadership

10 libri di leadership per motivarvi e ispirarvi nei momenti difficili