Elon Musk e Twitter, affare saltato: la battaglia legale

Elon Musk e Twitter sono ufficialmente entrati all’interno di una battaglia legale dopo l'affare saltato.

Elon Musk

Elon Musk e Twitter sono ufficialmente entrati all’interno di una battaglia legale, dopo i botta e risposta avvenuti a distanza. L’uomo più ricco del mondo accusa Twitter di non fornire i dati esatti sulla quota di account falsi presenti nel social network.

L’affare saltato tra Elon Musk e Twitter

La battaglia legale tra Elon Musk e Twitter è ufficialmente iniziata. Dopo i botta e risposta avvenuti a distanza, l’uomo più ricco del mondo ha deciso di ritirare la sua offerta di acquisizione del social network, da 44 miliardi di dollari, presentata circa due mesi fa. Lo ha fatto con una lettera dei suoi avvocati, che è già stata inviata e depositata alla Sec, in cui ha accusato Twitter di “aver violato le Sezioni 6.4 e 6.11 dell’Accordo di Fusione”, che sembrerebbe “contenere dichiarazioni inesatte”.

Elon Musk si riferisce soprattutto alla quota degli account falsi che, secondo la piattaforma, sarebbero meno del 5% del totale, mentre secondo gli analisti del miliardario sarebbero molto di più. “Twitter ha costantemente dichiarato, nei depositi di titoli, che ‘meno del 5%’ dei suoi mDAU (gli utenti giornalieri) sono account falsi o spam. Sulla base delle informazioni fornite da Twitter fino a oggi, sembra che Twitter stia sottovalutando drasticamente la percentuale di spam e account falsi rappresentati nel suo conteggio mDAU. L’analisi preliminare da parte dei consulenti del signor Musk delle informazioni fornite da Twitter fino a oggi fa sì che il signor Musk creda fermamente che la percentuale di account falsi e spam inclusi nel conteggio mDAU segnalato sia enormemente superiore al 5%” hanno dichiarato i legali di Musk, aggiungendo che il social network non ha fatto nulla per giustificare i suoi calcoli. 

Con ben tre lettere, Musk ha chiesto ulteriori prove “facendo riferimento ai suoi diritti di informazione ai sensi della Sezione 6.4 dell’Accordo di Fusione, ma Twitter non è ancora riuscita a fornire gran parte dei dati e delle informazioni”, hanno spiegato.

L’uomo più ricco del mondo voleva avere informazioni relative al processo di Twitter per la verifica dell’inclusione di spam e account falsi, al processo per identificare e sospendere spam e account falsi, le misure giornaliere di mDAU negli ultimi otto trimestri, materiali della scheda relativi ai calcoli mDAU e materiali relativi alle condizioni finanziarie di Twitter.

Cosa accadrà adesso?

Elon Musk con questa lettera è convinto di aver dimostrato la sua innocenza, ma Twitter non la pensa nello stesso modo ed è pronto ad una battaglia in tribunale. “Il consiglio di amministrazione di Twitter si impegna a concludere la transazione al prezzo e ai termini concordati con il signor Musk e prevede di intraprendere un’azione legale per far rispettare l’accordo di fusione.

Siamo fiduciosi che prevarremo alla Corte di Cancelleria del Delaware” ha dichiarato Bret Taylor, presidente della piattaforma e co-ceo di Salesforce, sul social network. Sono diverse le cose che potrebbero accadere dopo questo colpo di scena. Elon Musk potrebbe decidere di pagare la penale da un miliardo di dollari prevista dal contratto per uscire dall’accordo, ma probabilmente Twitter chiederà una cifra molto più alta per non ricorrere in tribunale. Potrebbe anche esserci un accordo tra le parti, riformulando il prezzo dell’operazione, anche se questa ipotesi fino ad ora è stata scartata. Il tribunale potrebbe obbligare Elon Musk a procedere con l’acquisizione e pagare quanto stabilito. Questa ipotesi comporterebbe un fallimento finanziario per Musk. Le azioni di Twitter sono in discesa al prezzo di 34,83 dollari per azioni, il 35,7% in meno rispetto ai 54,20 dollari stipulati nell’accordo. Per il momento il miliardario è tranquillo e convinto delle sue ragioni. 

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

What do you think?

Scritto da Chiara Nava

Rihanna Elon Musk

Rihanna batte Elon Musk: i miliardari più seguiti su Twitter

Sundar Pichai

Google, CEO chiede ai dipendenti di lavorare di più: stop alle assunzioni