Digital health, PatchAi chiude un round da 1,7 milioni di euro

PatchAi ha chiuso un round da 1,7 milioni di euro suddiviso in due tranche guidate da Uv Cap e Sfem Italia, con il follow-on di Healthware Ventures

Digital health, PatchAi chiude un round da 1,7 milioni
Digital health, PatchAi chiude un round da 1,7 milioni

PatchAi, startup italiana di digital health nata con l’obbiettivo di migliorare la ricerca clinica grazie al focus sull’engagement del paziente, ha chiuso un round da 1,7 milioni di euro suddiviso in due tranche guidate rispettivamente da Uv Cap e Sfem Italia, con il follow-on di Healthware Ventures.

Il round porta la startup di Padova, accelerata in Silicon Valley da Plug and Play, a 3 round chiusi. Il totale raccolto ammonta a 2,56 milioni di euro in soli 2 anni dalla sua costituzione. Un risultato degno di nota, soprattutto se si considera che in Italia solo altre quattro startup italiane attive nel settore health tech hanno raccolto investimenti complessivi per 5,2 milioni di euro. I capitali raccolti consentiranno a PatchAi di espandere il proprio business ad altre aree terapeutiche e scalare a livello internazionale.

Round chiuso da PatchAi

La soluzione PatchAi, entrata sul mercato a fine 2019, ha fatto grandi passi avanti nel 2020 anche in seguito ai bisogni emersi durante la pandemia Covid-19. PatchAi è ora disponibile sia per la digitalizzazione di studi clinici, sia per la pratica clinica standard grazie all’offerta di Patient Support Programs (PSPs).

PatchAi ha sviluppato un assistente virtuale empatico. Questo utilizza l’intelligenza artificiale al fine di personalizzare il dialogo con il paziente e raccogliere Conversational Patient Reported Outcomes (Co-PRO®). Adottando un approccio patient-oriented, PatchAi è in grado di migliorare l’autogestione alla salute degli utenti, l’aderenza al protocollo e alla terapia mentre supporta le equipe di professionisti sanitari grazie alla disponibilità di dati in real-time.

I dati preliminari sui pazienti che utilizzano PatchAi mostrano un’aderenza al protocollo fino al 95%, significativamente superiore rispetto agli altri applicativi presenti oggi sul mercato e fino a 9 volte superiore rispetto alle soluzioni cartacee.

Percorso iniziato tra “le corsie degli ospedali”

Il percorso che ha portato a questo risultato è iniziato tra le corsie degli ospedali, fanno sapere i quattro founder, i quali hanno lavorato nella ricerca clinica e nell’assistenza sanitaria con ruoli diversi, per sperimentare in prima persona i bisogni dei pazienti e dei professionisti della salute. “Quest’anno siamo cresciuti a tripla cifra; ora il team è composto da 25 ‘superstar’ – riferisce Alessandro Monterosso, CEO e Co-Fondatore, PatchAi -. Abbiamo in programma di crescere con la stessa velocità anche nel 2021.

Questo successo non sarebbe stato possibile senza il sostegno concreto del Team, che si impegna quotidianamente a trasformare la nostra visione in realtà. Vogliamo che tutti si sentano protagonisti attivi, direttamente coinvolti e cooperativamente responsabili del nostro percorso di crescita”.

E ancora: “Un grazie va rivolto anche ai nostri clienti che ci hanno dato fiducia e permesso di mostrare il valore di PatchAi, a partner, consulenti e investitori. I traguardi del 2020 sono solo un punto di partenza per le prossime sfide. I risultati dell’anno appena iniziato saranno cruciali per dimostrare ulteriormente il valore aggiunto e l’efficacia della nostra soluzione”.

Da parte sua, Marco Stevanato, Amministratore Delegato di SFEM Italia, afferma: “Siamo investitori attivi nel settore Life Science sia nella forma di Equity, Venture ed Immobiliare. Siamo felici di avere identificato un’iniziativa interessante lanciata nel nostro territorio e abbiamo deciso di investire convinti sia dal modello di business che PatchAi sta proponendo sia dall’entusiasmo e dalle competenze del team”.

“UV Cap ha creduto ed è stato coinvolto nel progetto PatchAi fin dall’inizio. La motivazione di allora è la stessa di oggi, ovvero esser parte attiva nel finanziare e partecipare alla definizione del panorama della sanità digitale in Europa. Siamo stati e siamo tuttora molto impressionati dal team, dal prodotto e dai benefici per i pazienti che il progetto PatchAi ha dimostrato finora” ha dichiarato infine Nicholas Vetter, Investment Manager di UV Cap.

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Scritto da Mattia Pirola

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