Così noi scienziati racconteremo la conquista dello spazio su Rai tv

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Va in onda stasera (martedì 10 dicembre) alle 20.30 la prima puntata de “L’invasore: il mistero delle sette sfere” (Rai scuola, canale 146 del digitale terrestre, 806 di Sky), un programma prodotto da Rai Educational e Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica.

E’ la storia della esplorazione umana, di ciò che ci spinge, da homo sapiens in poi, ad affrontare l’ignoto, anche accettando sfide sempre più difficili, solo per scoprire cosa c’è dietro l’angolo, o in cima a una montagna, o in fondo al mare, o nel centro della Terra.

Oppure cosa ci aspetta fuori dal nostro pianeta, con l’espansione inarrestabile di sapiens al di là della sfera circumterrestre verso Marte, verso i pianeti del sistema solare e poi verso l’ultima scoperta della astronomia, i pianeti delle stelle più vicine.

Per arrivare a bucare le sfere concentriche disposte intorno alla Terra a distanze crescenti (un po’ come diceva Aristotele) ci vogliono astronavi sempre più potenti e veloci, con propulsioni innovative basate su motori nucleari.

Sono oramai alla nostra portata tecnologica, almeno i primi modelli, e la Nasa, senza molta pubblicità, ci sta lavorando pancia a terra. Per i telespettatori più interessati, nel programma viene anche spiegato come fare un razzo a fissione nucleare.

La serie “il mistero delle sette sfere” è stata presentata ieri alla Rai, sede di Milano, nel contesto della nuova attenzione che Rai Educational, e quindi Rai scuola, dedicheranno alla scienza. A seguire, un programma sulle conquiste spaziali italiane (realizzato con Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana), e poi altri già in corso o da pensare, per esempio sulla biologia con Edoardo Boncinelli, presente al lancio Rai, fino a costruire un vero e proprio spazio dedicato alla comunicazione della scienza per il grande pubblico.

L’idea di coinvolgere scienziati ed enti di ricerca in prima persona parte da Rai Educational e vuole dimostrare che, anche se da noi non c’è la mitica Bnc, tutti insieme faremo apprezzare al pubblico (che spesso non domanda di meglio) che la scienza è affascinante e coinvolgente e che non è difficile: dalla scienza tabù alla scienza in tv.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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