3wine, lo spirito del vino arriva all’e-commerce

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Ci sono diversi modi di fare e-commerce e quello a subscription sembra essere in questo momento a più alto tasso di crescita perché coniuga una gestione intelligente della liquidità con un efficiente uso del magazzino e una stima più precisa delle vendite.Se poi a questo trend si aggiungono le peculiarità locali di cui è ricca l’Italia e le passioni dei singoli, gli ingredienti per una buona startup ci sono tutti. E’ il caso di 3wine che da Verona, ogni mese, consegna ai suoi clienti 3 bottiglie di vino da accompagnare a delle ricette, consigliate da loro.E’ la creatura di Alberto Zampini che coordina specialisti di diversi campi perché oltre all’idea è fondamentale il team e l’implementazione del progetto. Lo abbiamo incontrato in un’osteria veronese, ovviamente davanti a un Ripasso e a un Reciòto della Valpolicella, e ci ha rivelato i segreti di 3wine, sviluppi e retroscena.

Come sta andando 3Wine?3Wine sta avendo buoni feedback dai clienti e dalla stampa. E’ una startup e, in quanto tale, siamo ancora all’inizio e c’è ancora moltissimo lavoro da fare sia in termini di miglioramento del servizio e del prodotto sia in termini di marketing.

Siete già sostenibili e profittevoli? Potete già parlare pubblicamente di numeri?Non abbiamo nessun segreto e siamo orgogliosi di affermare che in soli 3 mesi, da metà novembre, abbiamo superato la soglia dei 500 box spediti, ci siamo prefissati di raggiungere i 300 subscriber mensili entro la fine del 2013.

Qual è il valore aggiunto di 3Wine rispetto alla concorrenza?3Wine non propone di sostituirsi ai canali distributivi classici, ma si rivolge ad un target completamente differente e presenta, come già anticipato, un pacchetto offerta che ad oggi nella classica enoteca o cantina online, non si trova ancora.

Comprando un 3Wine Box si ha tutto il necessario per poter organizzare una cena tra amici, dalle ricette con spiegazione scritta e video facilmente raggiungibili con QR Code, alla lista della spesa con i prezzi indicativi per l’acquisto degli ingredienti e per finire 3 bottiglie di vino attentamente scelte dai nostri sommelier che si abbinano perfettamente ai piatti proposti. Inoltre, per ogni ricetta giriamo un video con la spiegazione della stessa.

Come nasce 3Wine? 3Wine nasce da una necessità del sottoscritto di avere un prodotto che mi aiutasse ad organizzare facilmente una cena o un pranzo quella volta al mese che si invitano gli amici o parenti a casa, con dei suggerimenti sul menù e soprattutto la scelta delle bottiglie di vino da offrire.

Il rischio di sbagliare tra mille etichette è sempre dietro l’angolo. Inoltre, se si riceve un invito a cena portare una bottiglia di 3Wine confezionata con cura dà un valore aggiunto.

Prima di 3Wine che esperienze avete avuto e qual è stata la molla che vi ha fatto iniziare? Come vi siete conosciuti? Io sono un ragazzo di 32 anni rientrato in Italia da poco più di 2 anni dopo aver lavorato all’estero quasi per 8 occupandomi di tutt’altro, settore Real Estate. Enrico Pandian, 32 anni, è il fondatore di matura.it e prezzipazzi.com, ed ha quindi una grandissima e collaudata esperienza nel mondo digital. Luisa Chiddo, 29 anni, è una food photographer di professione e per passione una sommelier, mentre Cecilia Pasqua, da sempre nel mondo del vino, è una PR specializzata in particolare sul mercato UK. Abbiamo sempre avuto un network di amicizie e conoscenze in comune e quando, a novembre dello scorso anno, ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura tutti e quattro assieme abbiamo unito i nostri talenti e passioni creando 3Wine srl.

3Wine poteva nascere solo a Verona o in un altro centro molto legato al vino?Penso che sia la passione delle persone a far nascere un progetto interessante e non il luogo fisico. Devo ammettere però che la tradizione enogastronomica veneta ci ha influenzati positivamente.

Farete qualcosa per il Vinitaly (ndt. la più importante fiera di settore per gli appassionati di vino)?Ci stiamo pensando, anche se non siamo sicuri che sia il palco giusto per 3Wine, il costo non è irrisorio e dobbiamo essere sicuri che ne valga la pena.

Come funziona la scelta dei vini? Avete un rapporto diretto con le cantine presenti nel veronese? Come funziona la scoperta di vini fuori dalla vostra provincia?Nel nostro team ci sono 3 sommelier che si occupano mensilmente di abbinare alle nostre ricette vini che ne esaltino maggiormente il gusto, ci appoggiamo a diversi fornitori e siamo sempre alla ricerca di nuove cantine da inserire nelle nostre selezioni in tutta Italia.

Voi siete operativi a Verona. Cosa vuol dire fare innovazione lontano dai soliti centri italiani?Lavorando su internet non ci sentiamo decentrati, come dicevo prima il vero valore aggiunto sono le persone! Comunque, a Verona sta nascendo un movimento digital importante dove lo scambio di aiuti e di consigli tra startup sono all’ordine del giorno, permettendo ad una realtà come la nostra di evolversi e migliorarsi continuamente, grazie anche a collaborazioni importanti e trasversali come ad esempio quelle con Bobos Digital Hub, un’agenzia creativa.

Quali sono in generale le difficoltà che avete dovuto affrontare maggiormente per creare 3wine?Oltre alle solite problematiche burocratiche per ottenere la licenza per la somministrazione alcolica – bisogna essere in possesso dei requisiti professionali e per ottenerli ci vuole oltre ad una bella somma di denaro la frequentazione di un corso specifico della durata di 3 mesi, mentre in Inghilterra in 3 giorni ne eravamo in possesso e con 1/3 della spesa – sicuramente non avere accesso al credito da parte delle istituzioni ci rende il processo di crescita molto più lento, dato che viviamo e ci sviluppiamo attraverso autofinanziamenti.

Si parla sempre dell’importanza del team e dell’execution. In cosa e perché, rispetto alla vostra area di business, il team di 3wine è il migliore del mondo?Non pensiamo di essere i migliori al mondo, ci mancherebbe, sicuramente però il team è composto da professionisti del settore con comprovate esperienze di successo nel web e vitivinicolo, che insieme pensiamo di poter dare dei buoni risultati.

Nel vostro team 2 su 4 sono donne: in che modo è evidente la loro presenza?Luisa e Cecilia hanno buon gusto e senso estetico: ricette e foto sono elementi essenziali del prodotto 3Wine, senza di loro questo tocco estetico verrebbe meno, inoltre tutte e due sono fantastiche sommelier.

Secondo te, il futuro dell’ecommerce è a subscription o c’è ancora spazio per l’e-commerce in senso stretto? Rispetto al settore in cui operate, quali sono in vantaggi e svantaggi della subscription che più vi aiutano? E gli svantaggi?Il vantaggio della subscription è che non facciamo magazzino. Quindi, quando chiudiamo gli ordini della selezione del mese, sappiamo esattamente quante bottiglie dobbiamo spedire e quante brochure dobbiamo stampare, dal momento che facciamo partire una singola spedizione a fine mese per far arrivare il prodotto a casa dei nostri clienti i primi 5 giorni del mese. In Italia esiste ancora qualche diffidenza verso il modello e non consegnare – a meno di richieste particolari – in 48h come tutti gli e-commerce, non soddisfa appieno l’acquisto.

Come può il nostro Paese entrare in questo trend delle subscription?Penso che il nostro Paese stia già entrando in questo mondo, vedi ad esempio Glossybox e Sugarbox su tutti. Sicuramente può esserci ancora un po’ di diffidenza riguardo il recurring payment ma offrendo un servizio puntuale e curato nei dettagli si può cancellare questa diffidenza al nuovo metodo.

Dopo 3Wine avete già in mente un prossimo step sempre nello stesso ramo o pensate di replicare il modello su altre realtà?3Wine è il primo progetto che ci sta aiutando a capire le dinamiche del modello ma proprio da qualche mese stiamo guardando altri settori stringendo diverse partnership con alcuni fornitori.

ZENO TOMIOLO

3wine team

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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