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Terremoto a Napoli: scossa di magnitudo 4.4 riaccende l’allerta

Un evento sismico significativo ha colpito Napoli, generando preoccupazione tra i cittadini.

Immagine del terremoto a Napoli con epicentro 4.4
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito Napoli, riaccendendo l'allerta.

Un evento sismico preoccupante

Il 13 maggio, Napoli è stata scossa da un terremoto di magnitudo 4.4 che ha interessato l’intera area metropolitana, in particolare i Campi Flegrei. La scossa, avvenuta intorno all’una, è stata seguita da un’altra di magnitudo 3.5, creando panico tra i residenti e costringendo all’evacuazione di diverse scuole e della facoltà di Ingegneria a Fuorigrotta. Centinaia di persone sono scese in strada, preoccupate per la sicurezza.

Attività sismica nei Campi Flegrei

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato l’epicentro del sisma nel golfo di Pozzuoli, a una profondità di circa 2.6 chilometri. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente attività sismica nella zona, che ha visto un’accelerazione del fenomeno bradisismico.

Negli ultimi mesi, il suolo ha mostrato un sollevamento significativo, con un totale di 145 centimetri dal 2005, di cui 27 solo nei primi mesi del 2025.

Possibili conseguenze e monitoraggio

Il sollevamento del suolo genera tensioni nella crosta terrestre, che possono sfociare in eventi sismici. Ad aprile, sono stati registrati 476 terremoti, per lo più di bassa intensità, ma la scossa di magnitudo 4.4 rappresenta un’anomalia statistica, poiché si tratta di due eventi di questa entità in meno di due mesi. Gli esperti avvertono che ciò potrebbe indicare un accumulo di energia nel sottosuolo, aumentando il rischio di nuove scosse.

Il timore di un’eruzione vulcanica

Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha confermato la presenza di uno sciame sismico, suggerendo che potrebbero verificarsi ulteriori scosse nel breve termine.

Il timore principale è che questo sciame possa preludere a un’eruzione vulcanica. Tuttavia, l’INGV rassicura che al momento non ci sono evidenze di un’eruzione imminente. Le variazioni termiche e le emissioni gassose rimangono nei limiti monitorati negli ultimi anni.

Livello di allerta e monitoraggio continuo

In base alle attuali osservazioni, il livello di allerta è fissato al giallo, il che implica un monitoraggio intensificato della situazione. Sebbene non ci siano pericoli immediati, la comunità scientifica continua a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, consapevole che la storia geologica dei Campi Flegrei richiede una vigilanza costante.

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