Perché un BarCamp a Montecitorio significa che l’Italia sta cambiando

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“Sono orgogliosa che la Camera dei deputati oggi ospiti il primo BarCamp che si tiene in un’istituzione parlamentare europea”, così ha esordito la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, in apertura dell’incontro.

Un BarCamp è una rete internazionale di non conferenze collaborative e aperte i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi e nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere anche se, a dire il vero, questo è stato un BarCamp un po’ atipico visto il luogo e il conseguente obbligo di giacca, ma l’ambiente si è velocemente riscaldato e le relazioni sono state fattive fin da subito.

Obiettivo dell’incontro: raccogliere dalla società civile, dalle imprese, dalle associazioni, dai singoli partecipanti idee, progetti, proposte, contributi finalizzati al miglioramento della posizione dell’Italia in rapporto agli indicatori dell’agenda digitale europea per aiutare il Paese a risalire questa china faticosa che ci vede troppo spesso in fondo a quasi tutte le classifiche europee e internazionali.

Per garantire a chiunque di partecipare è stato predisposto uno spazio on line ad hoc dove si potevano (e si possono ancora) fare proposte operative in proposito.

Sono pervenute in pochissimi giorni (meno di una settimana) 40 proposte e, vista la significativa presenza (più di 100 persone), sono state definite tre macro-aree di intervento (track) e conseguenti tre gruppi di lavoro paralleli per permettere a tutti i partecipanti di dire la loro e intervenire per migliorare le proposte: Digital Divide, Pubblica Amministrazione, Formazione.

Non potevano mancare lo streaming e ovviamente anche la comunicazione online con “il resto del mondo” tramite l’hashtag #facciamolagenda, e ci sono stati anche alcuni interventi in video conferenza per chi non poteva essere presente di persona.

Insomma un’opportunità, una grande opportunità per fare rete, per discutere insieme proposte e idee, per provare a trovare le strade giuste da percorrere e definire insieme gli interventi da offrire ai parlamentari che vorranno farsene carico.

I parlamentari, questo è stato un piccolo neo: i presenti erano fantastici e già fortemente presenti nel campo dell’Agenda Digitale oltre che membri dell’Intergruppo sull’Innovazione (Stefano Quintarelli e Paolo Coppola in primis), ma purtroppo erano davvero troppo pochi, si arrivava a stento all’1% dei membri della Camera. Su questo sicuramente dovremo lavorare ancora per far arrivare a tutti il messaggio che senza innovazione il paese resta nella palude e che l’Agenda Digitale è uno degli elementi su cui lavorare duramente.

“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.” Gandhi

Ci sarà bisogno di tutti anche per questo, ognuno di noi dovrebbe adottare un paio di parlamentari e convincerli a partecipare attivamente a questi incontri.

Già perché non finisce qui, a seguito dell’intervento della Presidente Boldrini, Anna Masera, Capo dell’Ufficio Stampa e Responsabile della Comunicazione della Camera dei deputati, ha immediatamente fatto pubblicare sul sito il seguente messaggio: “La presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini ha auspicato nei saluti istituzionali introduttivi oggi che a questo primo barcamp @Montecitorio ne seguano altri, a cadenza periodica, sui temi scelti dalla società civile. Invitiamo quindi chiunque abbia un’idea da proporre per un prossimo barcamp @Montecitorio di scrivere [email protected] segnalando il tema e la propria disponibilità a collaborare per organizzarlo. Grazie a tutti!”

Il tweet immediatamente successivo dell’On. Quintarelli è stato: “#facciamolagenda chiunque abbia proposte di temi per i prossimi barcamp e/o sia disponibile a dare una mano, clic qui http://camera.civi.ci/#prossimibarcamp”.

Non abbiamo più scuse, è finita l’era della lamentela fine a sé stessa, adesso abbiamo uno strumento per comunicare con i “policy maker”, per convincerli che la nostra idea potrebbe risolvere almeno un problema. Chiunque vorrà potrà proporre temi da trattare e soprattutto proporre sé stesso come volontario per aiutare in questo cammino che è il cammino di tutti per innovare. La strada la troveremo insieme con chi vorrà regalare al Paese le proprie idee, la propria intelligenza e il proprio tempo.

“La critica, come la carità, dovrebbe cominciare a casa propria”

(B. C. Forbes)

In conclusione l’On. Quintarelli ha dichiarato “Quello che abbiamo fatto oggi è stato aprire un canale. Da quando è scaduto il mandato di Caio siamo senza governance, per questo abbiamo scelto l’agenda digitale come argomento. Cosa fare con tutte le proposte che abbiamo sentito oggi? Le raccogliamo e le diamo ai parlamentari del’intergruppo per l’innovazione tecnologica, e chi vorrà potrà farle diventare proposte di legge. Non appena ci sarà una sistemazione della governance, sarà nostra premura dare queste proposte a chi si dovrà occupare di queste tematiche sul piano esecutivo”.

Qui trovate il report dei tweet

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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