Olimpiadi 2. I Giochi social, in una Rio che è tutta un wifi

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La statua del Cristo Redentore che diventa tricolore sulla cima del Corcovado non è solo il segnale della presenza, forte, di una azienda italiana in Brasile, e del progetto, comunque forte del Coni, di promuovere la candidatura di Roma per i Giochi del 2024. E’ l’apertura del secondo capitolo nella storia ancora giovane delle Olimpiadi Social che sono cominciate a Londra non solo perché ormai quattro anni fa era ormai irrinunciabile interagire con Facebook e compagnia, ma anche e soprattutto perché una impostazione social ha cominciato a ispirare gli stessi organizzatori.

OLIMPIADI SOCIAL

Così nel primo giorno pure a Rio, come a Londra, non si vedrà solo una gara di ciclismo: andrà in onda una cartolina spedita a tifosi e spettatori in tutto il mondo.

Volevate guardare Wiggins in azione? Vi siete visti Buckingham Palace, il meglio di Londra, e così lo sport vi è diventato subito familiare con quel palazzo che è familiare non soltanto per gli appassionati di sport. Volete tifare per Nibali stavolta? Se anche sarete concentrati sull’azzurro non potrete fare a meno di restare incantati dalle inquadrature di Ipanema e Copacabana, le loro spiagge, che poi sono la spiaggia che ha in mente tutto il mondo: ragazzini che giocano a calcio, gente che corre, una palestra a cielo aperto che diventa filosofia di vita. E infatti, sempre sulla spiaggia di Copacabana, c’è pure lo stadio del beach volley, un vero stadio in riva al mare.

Il Parco Olimpico non è minimamente conosciuto, ma lo diventerà in fretta grazie al testimonial più potente: la gente

Poi verranno il tiro con l’arco al Sambodromo, e pure, se non aveste notato la cerimonia d’apertura al Maracanà, le gare al Parco Olimpico che non è minimamente conosciuto ma lo diventerà in fretta grazie al testimonial più potente: la gente.

Il Parco Olimpico ha una lunga e ampia via, una sorta di replica del decumano dell’Expo vien da dire, su cui si affacciano gli impianti di tuffi e quello di nuoto, gli stadi del tennis e il velodromo, le arene Carioca, sono addirittura 3. In mezzo a questi gioielli potrà passeggiare anche chi non ha i biglietti per le gare e tutto questo divertimento sarà documentato da una Sky Cam lunghissima che attraverserà tutta l’area.

IL CUORE DEI GIOCHI

Power to the people avrebbe cantato John Lennon. Gli atleti sono il cuore dei Giochi, nessun dubbio però che la gente adesso è al centro della scena. E questo ribaltamento diventa anche un libro di suggerimenti che non si esaurisce allo sport.

Se i Giochi sono l’evento top, la gente deve poterlo dire: a tutti, subito. Senza urlare, ma con lo smartphone. Suggerimento numero 1 per invogliare il pubblico all’uso dei mezzi pubblici: gli autobus che scorrazzano tutti in una città dove si spendono ore nel traffico sono dotati di wifi. Pare quasi un assist per una città che ben conosciamo che deve rinnovare il suo parco di mezzi pubblici: al costo di un biglietto navigate per le strade di Roma.

Arrivi sotto al Cristo Redentore e ti viene naturale dire: wow

Poi, torniamo al Corcovado. Non c’è solo la Pirelli tra gli sponsor di un monumento che qui è anche parco naturale, dunque espressione di una attenzione sempre maggiore per il tema della sostenibilità ambientale, e del rispetto per gli animali. La Hyundai, una azienda di auto, e in vetta a 700 metri si arriva principalmente con un trenino, i pullmini del parco si devono fermare prima, ha finanziato l’installazione del wifi. Arrivi sotto al Cristo Redentore e ti viene naturale dire: wow. Altrettanto naturalmente vuoi subito far vedere agli amici dove sei, perché l’emozione è ancora più forte se condivisa.

Non è solo banda larga

Insomma, non è solo questione di banda larga, di progetti calati dall’alto. Bisogna partire dal basso, anche per insegnare alla gente a usare la rete. Il wifi qui è un sistema, addirittura costa di più chiedere le connessioni via cavo pure al Media Center. E il wifi è l’alleato più potente non solo dei social, ma della bellezza: sarebbe bello copiare il Brasile in un paese come l’Italia. I monumenti e i musei che abbiamo sarebbero da subito, con una postazione wifi, e a un costo davvero relativo, la migliore e la più efficace campagna pubblicitaria possibile: un suggerimento che diventa urlo 24 ore al giorno e arriva in tutto il mondo.

Come da motto, rivisto rispetto all’originale, delle Olimpiadi social: l’importante è far partecipare.

LUCA CORSOLINI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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