Non solo Cina: Maserati alla conquista del Giappone

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È noto quanto i giapponesi apprezzino lo stile e il design italiano. Non poteva dunque mancare nel Paese del sol levante la filiale di uno dei marchi automobilistici più prestigiosi e rappresentativi del made in Italy, com’è quello di Maserati.

Il vuoto è stato colmato con l’apertura da parte dell’azienda del tridente della sua prima filiale giapponese, la Maserati Japan Ltd, che è stata inaugurata questo mese nel Paese asiatico ed è già operativa.

Un passo importante per Maserati, che potrà adesso proporre direttamente i suoi bolidi in Giappone. La casa automobilistica di Modena ha ottenuto nel corso del tempo ottimi risultati di vendita in Giappone, dove ha rivenditori operativi ormai da mezzo secolo e dove risiede uno dei più dinamici Maserati Club del mondo, ma nel quale può ancora avere un margine di crescita.

Per Maserati il mercato del Giappone è d’altronde grande e appetibile. Si tratta del sesto al mondo per volumi di vendita e del secondo nella regione Asia Pacific. La presenza diretta di Maserati in Giappone è affiancata da un rete commerciale di diciotto showroom aperti nelle più importanti città del Paese. Un numero che presto i vertici dell’azienda hanno intenzione di ampliare.

«La nostra presenza diretta in Giappone servirà a capitalizzare il lavoro svolto e i risultai ottenuti in questi anni» ha dichiarato un portavoce della Maserati.

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E chissà se Maserati avrà intenzione di proporre ai giapponesi anche la sua Maserati Baby Quattroporte, recentemente annunciata e attesa nel 2012 e che potrebbe già essere presentata al Salone di Francoforte di quest’anno.

La tipologia della Baby Maserati potrebbe essere ideale per sfidare le giapponesi di lusso. L’auto avrà infatti un motore V6 e V8 benzina e anche una versione del V6 diesel. La trazione sarà posteriore con cambio ZF 8 rapporti e il prezzo dovrebbe assestarsi nella fascia tra i 55 mila e i 70 mila euro.

La produzione della Maserati Baby Quattroporte è prevista nella sede ex Bertone di Grugliasco e c’è già una previsione di vendita per il mercato statunitense pari a circa 20.000 esemplari l’anno.

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Scritto da luxu

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