Louis Vuitton festeggia il Diwali in tutto il mondo

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Viaggio vuol dire anche culture altre. Se si parte lo si fa decisamente per scoprire una meta lontana, paesaggi nuovi e stili di vita diversi dai nostri con cui confrontarsi. Non sorprende dunque che un marchio come Louis Vuitton che del viaggio ha fatto il suo biglietto da visita – in fondo ha raggiunto la fama con la produzione dei suoi magnifici e oggi leggendari bauli- con le culture e le tradizioni differenti abbia un certo feeling.

Francese di nascita ma cittadino del mondo d’adozione, fin da subito il brand ha dato risalto alla sua attitudine cosmopolita facendo del viaggio un’arte e viceversa, non sorprende quindi che un marchio così famoso e soprattutto presente in tanti Paesi diversi presti attenzione a tradizioni e celebrazioni che non ci sono ancora così familiari.

I mesi di novembre e dicembre da Louis Vuitton saranno destinati ad accendere i riflettori su una festività indiana, il Diwali.

Il Diwali, famosa festività induista è la festa delle luci, che simboleggia la vittoria del bene sul male. Si celebra la vita quindi, e lo si fa accendendo mille luci per tutti i cinque giorni della festività. Da Louis Vuitton o meglio nelle sue vetrine, il Diwali dura invece due mesi. Attratto dalla magica atmosfera della festa, il brand francese rinomato in tutto il mondo si lascia travolgere dal favoloso clima proprio del Diwali e riveste le sue vetrine ad hoc.

Protagonisti i suoi fantastici bauli, oggetto del desiderio ambito in qualsiasi angolo del globo, che per l’occasione, grazie all’intervento dell’artista indiano Rajeev Seethi, che ha collaborato in prima persona al progetto, cambiano momentaneamente veste.

Gli store del marchio di tutto il mondo proprio in questo momento espongono una speciale installazione composta dalla sovrapposizione di bauli realizzati per l’occasione in fibra di banano e illuminati dall’interno.

Per la prima volta Louis Vuitton si concede un festeggiamento in scala mondiale. Tutte, ma proprio tutte le città da Parigi a Milano, da Hong Kong a Shangai, da Johannesburg a Oslo in cui uno store del marchio è presente daranno risalto alla magia dell’India, un Paese straordinariamente suggestivo che Vuitton festeggia doppiamente.

Oltre alle incantevoli vetrine infatti, la casa di moda ha in serbo un altro omaggio per la tradizione indiana. Una delle più prestigiose produzioni del Paese infatti, quella dei tessuti, che tutto il mondo gli invidia, sarà al centro di un progetto messo in piedi dalla griffe, che ha scelto quaranta modelli tra la collezione primavera-estate 2011 appena proposta sulle passerelle e quella autunno-inverno negli store in questo momento, da rivisitare grazie all’uso di stoffe recuperate da sari vintage provenienti dalle città di New Delhi, Bombay, Bangalore, Madras, affiancate da un tessuto appositamente realizzato mixando fiori, il classico monogram e simboli indiani, e con cui saranno realizzati alcuni dei capi e diverse sciarpe.

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Scritto da luxu

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