L’innovazione in Calabria è una corsa folle verso un futuro possibile

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È l’ultimo tratto quello che stiamo percorrendo da Cosenza all’aeroporto di Lamezia Terme. Per la prima volta nell’arco di questo viaggio le nostre parole lasciano posto ai pensieri. È come se volessimo far decantare le emozioni di giornate che ci hanno offerto tanto. Lasciamo che la radio faccia il suo dovere di colonna sonora, mentre una frizzante aria entra dai finestrini semi-aperti. Francesco Rende, con i suoi immancabili occhiali da sole, guida. Io, riavvolgo i nastri di una memoria intrisa di straordinari incontri.

Tutto era iniziato proprio da Lamezia qualche giorno prima. Francesco come prima tappa di questo viaggio all’insegna dell’innovazione calabrese, mi aveva accompagnato a visitare la sede di CalabriaInnova. “Saremo pure partiti in ritardo, ora non solo abbiamo recuperato, ma siamo con il piede premuto sull’acceleratore ben sapendo la direzione che vogliamo intraprendere”, con queste parole Francesco, mi aveva commentato lo stato dell’arte dell’innovazione in Calabria.

Lui, che dal novembre dell’anno scorso collabora proprio con l’Ufficio Comunicazione di CalabriaInnova. Lui, che dopo un’esperienza come ufficio stampa per una Onlus a Bruxelles, torna nella sua terra d’origine e con la compagna Chiara Ferreri, costituisce il progetto Efferre Communication.

CalabriaInnova ha portato un modo diverso di lavorare… una metodologia diversa che non si basa sul finanziamento a fondo perduto, ma sulla costruzione di una vera rete che fa innovazione mettendo in relazione le imprese calabresi, le università e i centri di ricerca” mi aveva commentato all’entrata della sede situata nel Padiglione F3 presso l’Area Industriale Benedetto XVI (Ex-Sir). Poi con un tono entusiastico si era soffermato a presentarmi due incentivi lanciati negli ultimi mesi da CalabriaInnova. Il primo destinato a spin-off e startup, TalentLab, un percorso che prevede una fase di formazione insieme con dPixel di Gianluca Dettori ed i finanziamenti dopo un’attenta valutazione del business plan.

Il secondo, Attiva l’innovazione, che prevede una serie di servizi ad imprese esistenti sul territorio calabrese per la realizzazione di progetti d’innovazione.

Da Lamezia Terme poi c’eravamo spostati a Cosenza all’Università della Calabria (Unical), dove esiste un vero e proprio movimento legato all’ICT e rappresenta un importante bacino nella formazione di figure professionali nell’ambito dell’ingegneria e dell’informatica. Qui Francesco mi aveva fatto conoscere il TechNest, l’incubatore d’imprese inaugurato qualche anno fa e che da qualche mese si può avvalere di un grande ritorno in ateneo, Sandra Savaglio, scienziato calabrese al quale il TIME dedicò la copertina nel 2004 per analizzare la fuga dei cervelli dall’Europa. Sempre a Cosenza Francesco, mi aveva presentato altre due eccellenti realtà. Il TalentGarden, il primo TAG del meridione e quasi tutto al femminile, visto che le promotrici sono Anna Laura Orrico e Lucia Morretti.

Graphid3a, i tecno-artigiani di Paolo Mirabelli, che è tra i più importanti laboratori di droni, rover e alianti del sud Italia.

Nel trasferimento da Cosenza a Reggio Calabria, Francesco invece, mi aveva parlato di alcune delle startup più interessanti nello scenario calabrese come Scalable Data Analytics, vincitrice dello Start Cup Calabria 2013 e assegnatrice dei grant di Microsoft ed Intel al PNI 2013. GiPS Tech, sistema per la localizzazione indoor che sfrutta il magnetismo terrestre e che ha vinto il TechCrunch Italy e ha ricevuto un finanziamento da 200 mila euro da parte dell’IAG Italian Angels for Growth. Viaggiart, premiata come migliore startup turistica a Matera durante la tappa di RepubblicaNext e lo spin-off Eco4Cloud che ha firmato un accordo triennale con Telecom e che permetterà alla Telco di risparmiare energia (e soldi) grazie ad un algoritmo sui loro server, oltre che Ovage strumento web-based per il calcolo dell’età ovarica.

Arrivati a Reggio Calabria, Francesco mi aveva fatto conoscere Angelo Marra e il lavoro che sta facendo con ImprendiReggio e Confindustria Reggio Calabria, oltre che con i due ContaminationLab che stanno partendo proprio a Reggio Calabria e a Cosenza. Una persona Angelo Marra che ha fatto e tutt’ora fa molto per questo territorio in termini di innovazione. Inoltre proprio a Reggio avevo incontrato Domenico Rositano e i suoi Calabresi Creativi sempre al lavoro su mille progetti e che hanno come credo che “l’innovazione non sia solo tecnologia, ma passi necessariamente dalla condivisione, collaborazione e messa in rete di cultura e risorse”. Proprio a tal proposito non poteva mancare anche l’incontro con tutto lo staff di Startup Calabria, con in prima fila Luigi Mazzei e il data-analyst Nicola Procopio.

Da Reggio Calabria il giorno dopo c’eravamo spostati a Simbario, paesino di 800 anime nella provincia di Vibo Valentia, per visitare la pluripremiata Personal Factory, startup che ha rivoluzionato il mondo delle costruzioni e dell’edilizia grazie ad un macchinario, Origami5, che abbatte tempi, costi e modalità di produzione della malta, il tutto in una fabbrica di soli 6 mq. Una realtà imprenditoriale che qualche mese fa, ha avuto un aumento di capitale da 2 milioni di euro. Questa con i fratelli Tassoni, Francesco e Luigi, era stata l’ultima tappa di una tre giorni in Calabria per toccare con mano il fermento in termini di innovazione. Innovazione di pensiero. Innovazione di prodotti e servizi, con risultati tangibili di cosa significhi intraprendere questa strada per la Calabria. Un’innovazione che può puntare sulle peculiarità della regione, il turismo, l’ICT e la social innovation.

Nel frattempo arriviamo all’aeroporto Sant’Eufemia di Lamezia Terme. Sono quasi le 20. Il sole è ancora ben presente e il calore di una giornata d’estate si fa sentire. Abbraccio Francesco, non prima di averlo ringraziato nuovamente per la sua disponibilità nell’accompagnarmi in questo viaggio. Scarico il mio trolley e lentamente mi avvio a fare il ckeck-in. Quel trolley era praticamente vuoto all’andata. Era presente solo l’essenziale. Avevo voluto così. Viaggiare leggero, come leggero volevo che fosse il mio pensiero. Sgombero da ogni pregiudizio e pronto a captare ogni segnale di una nuova svolta. Ora tornavo con una consapevolezza in più. L’innovazione in Calabria è già partita ed è un processo inarrestabile. Avevo ben compreso un’altra cosa. Il significato che Francesco Rende aveva voluto trasferirmi con la risposta alla mia domanda di dove avrebbe visto il suo futuro, lui che da poco aveva compiuto ventott’anni. “Il mio futuro lo vedo qui”, mi aveva detto con fierezza e con un’emozione negli occhi, che nemmeno i suoi occhiali da sole potevano nascondere. Tutto ciò oggi mi era chiaro. Molto chiaro. Arrivederci Francesco a te e alla tua Calabria che innova.

L’aereo decolla. La sveglia suona. Sono le 6.20 di un caldo mattino di giugno. Ancora in uno stato di torpore, la sveglia continua a suonare. Mi ricorda che ho un viaggio da fare. Raggiungere la Calabria per incontrare Francesco Rende che mi accompagnerà alla scoperta dell’innovazione nella sua regione. Ma allora è stato tutto un sogno? No. Ho solo anticipato la realtà che sto per raggiungere.

Andrea BettiniVenezia, 26 giugno 2014@ILBETTA

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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