Il contesto attuale del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più gravi del nostro tempo, con effetti devastanti già visibili in tutto il mondo. Gli accordi di Parigi del 2015 hanno fissato un obiettivo cruciale: limitare l’aumento della temperatura globale a un massimo di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Tuttavia, nel 2024, la situazione si è fatta critica, con le temperature medie che hanno superato questa soglia, sollevando preoccupazioni sul futuro del nostro pianeta.
Le defezioni dalla Net zero banking alliance
Negli ultimi mesi, un numero crescente di istituti finanziari ha iniziato a ritirarsi dalla Net zero banking alliance (Nzba), un’iniziativa delle Nazioni Unite creata per promuovere la sostenibilità nel settore bancario. A partire da dicembre 2024, banche di primo piano come Alliance Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e Goldman Sachs hanno abbandonato l’alleanza, seguite da Morgan Stanley e JP Morgan nel gennaio 2025.
Questo esodo ha sollevato interrogativi sulla serietà degli impegni delle banche nei confronti della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico.
Pressioni politiche e cambiamenti di strategia
Le pressioni politiche, in particolare negli Stati Uniti, sembrano giocare un ruolo significativo in questo cambiamento di rotta. Stati a guida repubblicana, come Texas e Florida, hanno avviato campagne contro quello che definiscono “capitalismo woke”, accusando le aziende di dare priorità agli obiettivi climatici a scapito dell’economia. Questa situazione ha portato a una crescente preoccupazione tra le banche, che temono ripercussioni politiche e finanziarie. Inoltre, la Federal Reserve ha annunciato il suo ritiro dal Network of central banks and supervisors for greening the financial system (Ngfs), un altro segnale della crescente riluttanza a impegnarsi in iniziative climatiche.
Il futuro della finanza sostenibile
Nonostante le defezioni, la questione rimane complessa. Molte banche continuano a investire ingenti somme in progetti legati ai combustibili fossili, contraddicendo i loro impegni di sostenibilità. Secondo il rapporto annuale “Banking on Climate Chaos”, le banche hanno finanziato quasi 700 miliardi di dollari all’anno in progetti di combustibili fossili, evidenziando un divario tra le dichiarazioni e le azioni concrete. Tuttavia, le banche europee, che si trovano in una posizione più favorevole per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, potrebbero resistere a questa tendenza, mantenendo un impegno più forte verso la lotta al cambiamento climatico.
Conclusioni e prospettive
La crisi della finanza sostenibile mette in luce la necessità di un impegno autentico e coerente da parte delle istituzioni finanziarie.
La lotta contro il cambiamento climatico richiede non solo dichiarazioni di intenti, ma anche azioni concrete e misurabili. Solo attraverso un cambiamento radicale nelle politiche di investimento e un vero impegno verso la sostenibilità sarà possibile affrontare efficacemente questa sfida globale.