Il “Composito forgiato”, by Lamborghini e Callaway

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Ci può essere qualcosa in comune fra una Lamborghini “Sesto Elemento” e una mazza da golf Callaway? In apparenza l’associazione non è molto evidente. Eppure un punto condiviso c’è e si trova nel materiale con cui possono, o meglio, potranno, essere realizzati questi due “oggetti”.

Infatti, durante lo scorso Salone dell’Auto di Parigi, Automobili Lamborghini S.p.A. e Callaway Golf, entrambi leader nei settori di rispettiva appartenenza, hanno fatto coming-out presentando al pubblico il risultato della partnership dei rispettivi reparti di Ricerca e Sviluppo. Ovvero, unendo le forze, gli ingegneri hanno progettato un innovativo materiale, chiamato “Composito forgiato“, le cui caratteristiche di leggerezza, resistenza alle forze esterne e flessibilità permetteranno di produrre vetture e mazze da golf tecnicamente sempre più performanti.

Obiettivo comune è, infatti, raggiungere livelli di eccellenza sempre più elevati per offrire alla propria clientela il top di gamma. Il materiale in questione si differenzia dalle leghe metalliche fino ad oggi utilizzate nel settore automobilistico e delle attrezzature per il golf in quanto costituito da microscopiche fibre di carbonio turbostratiche: ve sono circa 500.000 per pollice quadrato e tale fattore attribuisce a questo materiale un’impressionante resistenza alle forze esterne.

La sua densità è circa un terzo rispetto a quella del titanio e, in flessione, vanta una capacità di carico per unità di massa decisamente più elevata. Il “Composito forgiato” è stato dunque utilizzato per realizzare alcuni degli elementi della concept car “Sesto Elemento” che, grazie allo stesso, vanta un ottimale rapporto peso-potenza ed un’accelerazione straordinaria.

In campo golfistico, invece, tale materiale, può essere impiegato per produrre le teste delle mazze da golf, affinché la traiettoria del tiro sia sempre più definita, e di precisione, e la potenza del lancio più elevata.

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Un’altra caratteristica che distingue il Forged Composite, e che gli permette di surclassare le normali fibre di carbonio, sembra essere poi la sua lavorabilità: le fibre, infatti, formano una specie di pasta “dinamica”, cui dare con più facilità la forma desiderata, pur conservando caratteristiche di resistenza elevatissime.

A breve quindi il materiale dovrebbe essere utilizzato “serialmente” nella produzione di autovetture e attrezzature per il golf, andando a sostituirne i componenti in acciaio e titanio.

Ancora non si sa bene quando anche se, c’è da sospettare, dopo l’annuncio di questa partnership da parte dei rispettivi Presidenti, George Fellows per Callaway e Stephan Winkelmann per Automobili Lamborghini, potrebbe non passare ancora troppo tempo.

Tutto sommato, lo studio incrociato degli ingegneri va avanti già da qualche anno e la Lamborghini “Sesto Elemento” e il nuove driver “Diablo Octane” della Callaway sono la prova “provata” di come questo materiale composito, leggero e resistente, sia già un successo.

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Scritto da luxu

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