I nostri nuovi sedici blogger

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Che futuro! compie un anno. Soltanto? In effetti sembra che questo strano blog ci sia già da una vita. Abbiamo pubblicato una storia al giorno, come avevamo promesso. Solo e soltanto innovazione, meglio se italiana ma comunque vista con gli occhi di chi abita in un paese che non si accontenta di un fantastico passato. E poi niente pubblicità. Una attenzione costante alle storie che ci avete inviato. Il senso di costruire, giorno dopo giorno, una rete di persone che hanno a cuore il futuro. Gli autori sono cresciuti fin dal secondo giorno: siamo partiti in trenta e siamo diventati più del doppio. Ma abbiamo deciso di festeggiare la prima candelina presentandovi una squadra tutta nuova che si aggiungerà a quelli che già c’erano.

Ve li presento, in ordine sparso. Molti di loro già li conoscerte sicuramennte, altri sono certo li apprezzerete quando inizieranno a scrivere.

E quindi, fiato alle trombe e buon secondo anno a tutti.

Guido Scorza, avvocato, il numero uno quando si parla di diritti e rete, in prima fila in tante battaglie per la trasparenza. Con me ha fondato Wikitalia.

Flavia Marzano, presidente degli Stati Generali della innovazione, è una protagonista della scena politica sempre dalla parte della rete e della condivisione. Anche lei tra i fondatori di Wikitalia.

Paolo Iabichino, direttore creativo di un grande agenzia pubblicitaria, ha inventato e declinato il concetto di Invertising. Ha scritto il manifesto di Internet4Peace e quello di Wikitalia.

Linnea Passaler, una protagonista della scena startup italiana, fondatrice di Pazienti.it, è una voce autorevole per capire come la rete cambierà il nostro concetto di salute.

Alessandro Vespignani, una delle massime autorità mondiali quando si parla di analisi dei big data per ricavarne predizioni sociali, lavora alla Northeastern University di Boston.

Chiara Tonelli, architetto, leader del progetto di casa del futuro MedinItaly con il quale è salita sul podio del Solar Decathlon, è il punto di riferimento per capire dove abiteremo e perché la sostenibilità non è passata di moda.

Alessandro Longo, uno dei giornalisti più informati (e temuti) quando si parla di banda larga e telecomunicazioni.

Claudia Vago, conosciuta in rete e su Twitter come Tigella, non è solo una twittera autorevole, ma è anche la responsabile di importanti progetti di informazione dal basso.

Andrea Di Benedetto, startupper, presidente di Linked Open Data e instancabile leader di CNA Next, i giovani artigiani, è portare di una visione radicale e innovativa sul modello economico del futuro.

Francesca Mazzocchi, è uno dei motori di RENA, la rete per l’eccellenza nazionale, la sua passione sono i makers e l’economia p2p.

Elisa Cecilli e Francesca Masoero, fondatrici di Stream Magazine, una delle esperienze più interessanti in rete per unire innovazione e web design.

Davide Gomba, giovane capo di Officine Arduino a Torino, è un maker concreto e comunicativo.

Seble Woldeghiorghis, dalla sua postazione ai servizi sociali al Comune di Milano, ha uno sguardo profondo e rivoluzionario sui temi della immigrazione, dell’integrazione e della società italiana.

Alessandro Rimassa, autore di Generazione Mille Euro, docente allo IED, ha appena pubblicato l’ebook gratuito Personal Jobbing.

Marta Manieri, autrice di Collaboriamo e fondatrice di Collaboriamo.org, è una studiosa e una attivista del consumo collaborativo.

Andrea Zanni, responsabile progetti di Wikimedia Italia, nel gennaio scorso ci ha regalato uno sfavillante post sulla morte di Aaron Swartz.

Rileggendo i loro nomi, solo adesso mi rendo conto che il nostro nuovo “comitato di saggi” è composto da otto uomini e nove donne. Non è difficile trovare donne capaci quando si deve fare innovazione. E’ indispensabile.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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