Facebook, l’idea di creare un social network per bambini bocciata dai genitori

fb kids

Nel corso degli ultimi anni, Facebook ha più volte manifestato l’intenzione di creare un social network destinato a preadolescenti e bambini. Il progetto, tuttavia, si è dovuto scontrare con le numerose rimostranze espresse dai genitori.

Facebook, l’idea di creare un social network per bambini bocciata dai genitori

Nel 2017, Facebook ha deciso di convocare una riunione con un gruppo di dirigenti per iniziare a lavorare a un progetto rivoluzionario. La società, infatti, voleva dare priorità assoluta alla creazione di un prodotto rivolto a preadolescenti e bambini. Parte di questi progetti, che sono stati resi noti solo di recente, erano incentrati sulla possibilità di costruire un social network a marchio Facebook per i bambini con caratteristiche simili all’algoritmico News Feed dell’omonima app.

Mandare in rete qualcosa del genere sembrava essenziale. Già allora, la popolarità di Snapchat era costantemente in aumento rispetto a quella di Facebook, soprattutto tra gli utenti più giovani.

L’entusiasmo legati ai progetti ai quali si stava dedicando Facebook è gradualmente aumentato fino a quando l’idea di creare un social per preadolescenti e bambini non è stata presentata a Chris Cox, il chief product officer dell’azienda.

Facebook, quindi, ha organizzato alcuni studi che hanno coinvolto gruppi di ricerca composti da genitori per verificare il consenso riscosso dall’uso di un social network per bambini da parte dei loro figli. I rapporti emersi hanno evidenziato una posizione comune espressa dalla rappresentanza genitoriale. Secondo i report, i genitori non erano affatto interessati né a proprio agio a lasciare i loro figli liberi in uno spazio digitale così ampio come Facebook. Di conseguenza, la società ha accantonato ogni progetto. La decisione di abbandonare il progetto, poi, è stata ulteriormente rafforzata anche dalla consapevolezza che un social network dedicato ai bambini avrebbe attirato che critiche dei media.

A questo proposito, una fonte vicina all’azienda ha spiegato: “La ragione per cui non l’hanno costruito non era perché non volevano, ma per la preoccupazione di come sarebbe stato accolto e recepito”.

Messanger Kids, il lancio dell’app di messaggistica per i bambini

La ricerca condotta dalla società, inoltre, ha mostrato che i genitori sarebbero stati più favorevoli alla creazione di un’app di messaggistica per bambini. Pertanto, Facebook ha sviluppato Messenger Kids, uno strumento di messaggistica di testo e video, regolato da severi controlli parentali.

In quest’ottica, Messanger Kids è stato lanciato nel dicembre 2017: il nome del prodotto rimanda concettualmente all’app di messaggistica istantanea annessa al social network Facebook ed è stato scelto per sottolineare che il nuovo prodotto non era un social network.

In merito alla nuova app di messaggistica per bambini, un portavoce della società ha riferito: “Abbiamo costruito Messenger Kids solo dopo aver parlato con genitori e bambini, così come la sicurezza online e gli esperti di sviluppo dei bambini per quasi un anno. Hanno detto che c’era bisogno di un’app di comunicazione che permette ai bambini di connettersi con i loro amici e familiari, dando ai genitori il controllo dell’esperienza”.

Facebook, la convocazione ricevuta dal Congresso

Il desiderio di Facebook di sviluppare prodotti informatici per i bambini ha portato la società a essere convocata dal Congresso nella giornata di giovedì 30 settembre. L’incontro si è reso necessario quando i senatori della sottocommissione per la protezione dei consumatori hanno espresso preoccupazioni sulle capacità di Facebook di tutelare la sicurezza dei bambini con i suoi prodotti.

L’audizione è stata sollecitata da una ricerca recentemente apparsa sul Wall Street Journal che raccolto dati per l’intero 2020, evidenziando gli effetti negativi che i social hanno sulla salute degli adolescenti.

In risposta all’indagine del Wall Streat Journal, Facebook ha pubblicato alcuni di questi studi nel tentativo di screditarli, criticando le dimensioni del campione e le conclusioni.

In realtà, la ricerca resa pubblica rafforza l’allarme diramato dal Journal, mostrando che circa il 15% dei ragazzi adolescenti ha detto che Instagram peggiora l’ansia e i problemi di sonno e circa il 20% di tutti gli adolescenti intervistati ha riferito che Instagram li ha fatti sentire peggio con se stessi.

Ciononostante, Facebook persiste nella volontà di creare una versione di Instagram per bambini.

In seguito all’audizione presso il Congresso, il senatore democratico Richard Bumenthal, presidente della commissione, ha dichiarato: “Facebook ha tentato di ingannare il pubblico e noi al Congresso su ciò che sa, e ha fomentato le vulnerabilità dell’infanzia contro i bambini stessi. Ha scelto la crescita invece della salute mentale e del benessere dei bambini, l’avidità invece di prevenire la sofferenza dei bambini”.

La creazione di Instagram Kids e i pareri contrari al progetto

L’incontro avvenuto al Congresso nella giornata di giovedì 30 settembre si è focalizzato esclusivamente sulla volontà di Facebook di creare Instagram Kids.

L’intenzione di costruire un social network per i bambini, quindi, è profondamente radicata nella società e appare evidente che Fecebook sia disposta a ignorare anni di ricerca, evidenziando una totale di interesse nei confronti del pericolo rappresentato da un simile prodotto pur di raggiungere il suo obiettivo finale.

A questo proposito, è intervenuto Josh Golin, il direttore esecutivo di Campaign for a Commercial-Free Childhood, un’organizzazione no-profit con sede a Boston che si oppone all’’uso di tecnologie sofisticate come i social media da parte dei bambini.

Golin ha affermato quanto segue: “I bambini più giovani non sono semplicemente pronti per le sfide interpersonali dei social media. Facebook si sta concentrato sulla sua crescita aziendale e sul battere la concorrenza. E sta usando i bambini come pedine”.

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Scritto da Ilaria Minucci

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