Elon Musk, da persona dell’anno 2021 a persona “più esasperante”

Elon Musk è passato dall’essere la persona dell’anno nel 2021 alla persona “più esasperante” nel 2022.

Elon Musk

Elon Musk è passato dall’essere la persona dell’anno nel 2021 alla persona “più esasperante” nel 2022. Un fantasioso premio nato dall’ironia del New Yorker, dopo le vicissitudini che hanno visto protagonista il miliardario.

Elon Musk è la persona “più esasperante” del 2022

Elon Musk è passato dall’essere la persona dell’anno nel 2021 alla persona “più esasperante” nel 2022. L’ironia del New Yorker, che ha ipotizzato per il fondatore di Tesla e Space X e patron di Twitter, un premio fantasioso “per i suoi continui ma infruttuosi tentativi di riempire la voragine aperta della sua anima con l’attenzione di estranei indifferenti”, è stata confermata dal giudizio del Premio Nobel Paul Krugam, che ha definito Musk come “un oligarca petulante”. “I veri privilegiati sono circondati da persone che non osano dire loro quando si comportano male, per questo non sono sorpreso nel vedere Elon Musk immolare la sua reputazione.

La domanda più interessante è perché siamo dominati da questo tipo di persone, perché chiaramente stiamo vivendo nell’epoca degli oligarchi petulanti” ha scritto l’economista in un editoriale sul New York Times. La decisione di Time di nominare lo scorso anno Elon Musk, che era l’uomo più ricco del mondo, la persona dell’anno “per la capacità di creare soluzioni ad un crisi esistenziale, per rappresentare le possibilità e pericoli nell’era dei giganti del tech, per guidare le trasformazioni più ambiziose e rivoluzionarie”, aveva già suscitato numerose critiche. Un riconoscimento che sembra non aver portato bene a Musk, che chiude l’anno con il titolo di Tesla, nucleo principale della sua ricchezza, che ha perso oltre il 50% del suo valore dall’inizio dell’anno.

I suoi oltre 183,6 miliardi di dollari lo mantengono sempre nelle alte posizioni, ma è stato superato da Bernard Arnault, Ceo del marchio del lusso francese Lvmh.

Elon Musk e la gestione di Twitter

Secondo alcuni osservatori l’ossessione di Musk per Twitter si sta ripercuotendo sul resto del suo impero, rischiando di compromettere ulteriormente il marchio Tesla. Secondo un sondaggio di YouGov, la percezione di Tesla a novembre è diventata negativa. In altri sondaggi, dedicati al pubblico americano, si nota che negli ultimi mesi è cresciuto il favore verso il marchio da parte dei repubblicani e calato da parte dei democratici. Questo è dovuto all’escalation delle prese di posizione di destra di Musk, che non si è mai posto come un manager neutrale.

Da ottobre la sua gestione di Twitter è stata particolarmente turbolenta. Elon Musk ha supervisionato il licenziamento di più della metà della forza lavoro dell’azienda, l’allentamento della moderazione dei contenuti e la reintroduzione di account banditi, come quello di Donald Trump. Questo, secondo alcuni, ha causato un aumento dei contenuti d’odio sulla piattaforma. A far discutere anche un lancio incerto del servizio di abbonamento Twitter Blue e la fuga degli inserzionisti che non sono d’accordo con la politica di Musk, che non ha smentito con la sospensione degli account dei giornalisti delle principali testate Usa che scrivono di lui, con l’accusa di aver rivelato informazioni sulla sua posizione, mettendo in pericolo lui e la sua famiglia. Il percorso di Musk con Twitter è sempre più tormentato, arrivando anche al suo annuncio di dimissioni da Ceo della piattaforma, non appena troverà qualcuno “abbastanza folle da accettare il lavoro”. Una decisione presa per rispettare il volere degli utenti che hanno risposto ad un suo sondaggio.

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Scritto da Chiara Nava

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