DuckDuckGo vuole impedire il tracciamento delle app su Android

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L’ultimo aggiornamento dell’azienda tecnologica DuckDuckGo si è focalizzato sulla privacy e si impegna a bloccare la raccolta invasiva di dati che avviene tramite il tracciamento delle app su smartphone Android.

DuckDuckGo vuole impedire il tracciamento delle app su Android

Alla fine di aprile, l’introduzione da parte di Apple degli strumenti per la trasparenza del tracciamento delle app ha profondamente scosso l’industria pubblicitaria. I proprietari di iPhone e iPad, infatti, possono impedire alle app di tracciare il loro comportamento e utilizzare i loro dati per la pubblicità personalizzata. Da quando i nuovi controlli sulla privacy sono stati lanciati, quasi 10 miliardi di dollari sono stati persi rispetto alle entrate di Snap, Facebook, Twitter e YouTube.

Ora, uno strumento simile sta per essere introdotto sul sistema operativo Android di Google, anche se non verrà sviluppato da Google.

DuckDuckGo, azienda tecnologica specializzata sulla privacy e inizialmente concepita come un motore di ricerca privato, sta aggiungendo la possibilità di bloccare i tracker nascosti alla sua app Android. La funzione, soprannominata “App Tracking Protection for Android”, è in fase di lancio beta e mira a imitare i controlli di Apple su iOS.

A questo proposito, si è espresso Peter Dolanjski di DuckDuckGo che ha dichiarato: “L’idea è di bloccare questa raccolta di dati dalle app che i tracker non possiedono. Dovreste vedere molti meno annunci inquietanti che vi seguono online”.

La stragrande maggioranza delle applicazioni hanno tracker di terze parti nascosti nel loro codice. Questi tracker monitorano il proprio comportamento attraverso diverse app e aiutano a creare profili che possono includere ciò che compri, dati demografici e altre informazioni che possono essere utilizzate per creare annunci personalizzati.

DuckDuckGo dice che la sua analisi delle più popolari applicazioni Android gratuite mostra che oltre il 96% di esse contengono tracker. Bloccare questi tracker significa che Facebook e Google, i cui tracker sono alcuni dei più importanti, non potranno più inviare i dati alla nave madre né alle decine di reti pubblicitarie di cui i proprietari di smartphone Androind non immaginano neppure l’esistenza.

Come funziona App Tracking Protection di DuckDuckGo

Dal punto di vista dell’utente, bloccare i tracker con lo strumento di DuckDuckGo è semplice. App Tracking Protectionappare come un’opzione nel menu delle impostazioni della sua app per Android. Per ora, sarà possibile visualizzare l’opzione per entrare in una lista d’attesa che consentirà agli utenti di accedervi gradualmente.

Una volta attivata, la funzione mostra il numero totale di tracker bloccati nell’ultima settimana e fornisce una specifica di ciò che è stato bloccato in ogni app di recente.

Al momento, il tracker blocker non mostra quali dati ogni tracker sta cercando di inviare, ma Dolanjski ha assicurato che una versione futura del prodotto mostrerà quali categorie di informazioni sono risultate a rischio e ha anche rivelato che, durante i test effettuati dall’azienda, sono stati individuati alcuni tracker che raccolgono coordinate GPS esatte e indirizzi e-mail.

La beta di App Tracking Protection per Android è limitata. Non blocca i tracker in tutte le app, e i browser non sono inclusi, in quanto possono considerare i siti web che le persone visitano come tracker essi stessi.

Inoltre, DuckDuckGo ha rivelato di aver scoperto che alcune app richiedono che il tracciamento sia attivato per funzionare; per questo motivo, dà ai giochi mobili un pass. Mentre lo strumento blocca i tracker di Facebook in altre app, non supporta il blocco dei tracker nell’app Facebook stessa. Nelle impostazioni di DuckDuckGo, è possibile inserire nella whitelist tutte le altre app che non funzionano correttamente con App Tracking Protection attivato.

Le differenze tra le modifiche introdotte da Apple e i cambiamenti previsti per Android

L’introduzione di App Tracking Protection per Android arriva in un momento in cui ATT ha spinto gli inserzionisti verso Android, grazie alle modifiche introdotte da Apple. “ATT ha significativamente cambiato il modo in cui gli inserzionisti sono in grado di indirizzare gli annunci su alcune piattaforme”, ha spiegato Andy Taylor, vicepresidente della ricerca presso la società di performance marketing Tinuiti.

I dati degli annunci della società mostrano che la pubblicità di Facebook su Android è cresciuta dell’86% a settembre, mentre la crescita di iOS è rimasta indietro al 12%. Allo stesso tempo, il business degli annunci di Apple ha triplicato la sua quota di mercato, secondo un’analisi del Financial Times. Circa il 54 per cento delle persone hanno scelto di non essere tracciati utilizzando ATT, come dimostrano i dati della società di analisi di marketing mobile AppsFlyer.

È improbabile che il prodotto sviluppato da DuckDuckGo abbia un impatto analogo. A differenza di Apple, l’azienda non possiede l’infrastruttura – i telefoni che la gente usa o i sistemi operativi sottostanti – per imporre cambiamenti su larga scala.

Ogni volta che un’app vuole tracciare gli utenti, iOS presenta una domanda: “Vuoi che questa app ti tracci?”. Quando si rinuncia, il dispositivo trasmette l’IDFA inviato agli inserzionisti come una serie di zeri, impedendo loro, in sostanza, di compiere il tracciamento. DuckDuckGo non ha questa possibilità; il suo browser app privacy è installato sul telefono come qualsiasi altro dal Google Play Store.

Per molte persone, quindi, i cambiamenti previsti per Android potrebbero non essere sufficienti poiché non sono così “estremi” come quelli apportati da Apple. A questo proposito, Peter Dolanjski di DuckDuckGo ha precisato che c’è molta poca trasparenza intorno ai tracker attualmente impiegati nelle app che la gente usa ogni giorno e che la maggior parte delle persone sarebbe scioccata dalla quantità di informazioni che viene tracciata. Per lui, bloccare i tracker su Android è il prossimo passo per dare alle persone un maggiore controllo su come le aziende gestiscono i loro dati. “Ridurrà drasticamente la quantità di informazioni che queste aziende di terze parti ottengono su di te”, ha sottolineato.

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Scritto da Ilaria Minucci

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