Diverse aziende sospendono campagne pubblicitarie su Twitter

Diverse aziende hanno deciso di sospendere le campagne pubblicitarie su Twitter dopo l’acquisto di Elon Musk.

Elon Musk

Diverse aziende hanno deciso di sospendere le campagne pubblicitarie su Twitter dopo l’acquisto di Elon Musk. Il piano del miliardario per risollevare la situazione finanziaria del social network inizia ad incontrare qualche ostacolo.

Le aziende sospendono le campagne pubblicitarie da Twitter

Il piano di Elon Musk per risollevare la situazione finanziaria di Twitter inizia ad incontrare i primi ostacoli. Varie aziende hanno deciso di sospendere gli annunci pubblicitari fino a quando non avranno una visione chiara di come sarà la piattaforma nelle sue mani. Come riportato dal Wall Street Journal, società come Pfizer, General Mills, Audi, Volkswagen e Mondelez International Inc, hanno deciso di bloccare la pubblicità su Twitter dopo l’acquisto di Elon Musk, a causa delle preoccupazioni sul modo in cui verranno moderati i contenuti della piattaforma.

Le case automobilistiche Ford e General Motors hanno dichiarato a Forbes che non hanno intenzione di acquistare spazi pubblicitari su Twitter fino a quando non avranno capito quale sarà il futuro della piattaforma. La società Interpublic Group ha consigliato di interrompere temporaneamente l’acquisto di annunci sul social network. Anche Havas Media, società di pubblicità, avrebbe consigliato ai clienti di bloccare le pubblicità su Twitter. La società per il momento non ha commentato.

Twitter, il piano di Elon Musk 

Elon Musk ha dichiarato agli investitori di voler triplicare il numero di utenti giornalieri che vedono annunci pubblicitari su Twitter. Sta pianificando di licenziare il 50% del personale della società, composto da 7.500 persone. Questo scatena il timore che i tagli possano avere un impatto sulla moderazione dei contenuti e sulla sicurezza del sito.

Il miliardario ha già licenziato diversi dirigenti dopo l’acquisto di Twitter. Musk la scorsa settimana ha twittato una lettera aperta agli inserzionisti in cui prometteva che il social non sarebbe diventato un “paesaggio infernale libero per tutti, dove si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. Inoltre, ha dichiarato di voler acquistare Twitter per il bene dell’umanità, in quanto ritiene che sia una “piazza digitale, dove un’ampia gamma di convinzioni può essere discussa in modo sano”. Ha suggerito che avrebbe ridotto la sensibilità della moderazione e che avrebbe aperto un ritorno sulla piattaforma di alcuni personaggi, come Donald Trump. Dall’insediamento di Musk si è registrato un picco di discorsi d’odio, con alcuni utenti che sembravano voler mettere alla prova i limiti del nuovo proprietario.

Il network Contagion Research Institute ha rilevato un moltiplicarsi di segnalazioni di linguaggio antisemita, misogino e anti-Lgbtq+ in sole 12 ore. Gli account bannati, compreso quello di Trump rimarranno nel limbo per le prossime settimane e Trump ha spigato che creerà un “consiglio di moderazione dei contenuti” che “includerà la comunità dei diritti civili e i gruppi che si trovano ad affrontare violenze alimentate dall’odio”. 

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Scritto da Chiara Nava

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