La recente decisione dell’amministrazione statunitense di aumentare le tasse per i visti H-1B dedicati ai lavoratori altamente qualificati ha suscitato interesse. Questo provvedimento, fissato a 100.000 dollari, rappresenta non solo un cambiamento normativo, ma si colloca in un momento cruciale in cui la domanda globale per competenze legate all’AI e alla digitalizzazione è in forte espansione.
La tempistica di questa misura è decisiva, poiché offre l’opportunità a paesi come il Regno Unito di attrarre talenti tecnologici di alto livello, ora che il mercato statunitense potrebbe diventare meno accessibile per molti professionisti.
Un nuovo scenario competitivo
Negli ultimi anni, la forza lavoro della Silicon Valley si è trasformata, con quasi la metà dei lavoratori provenienti dall’estero. Prima del recente cambiamento nelle normative sui visti, circa il 66% dei professionisti nel settore tecnologico era straniero, secondo dati della National Foundation for American Policy.
Questo scenario suggerisce che, se non si adotteranno politiche più favorevoli, questi talenti potrebbero decidere di dirigersi verso altre nazioni, come il Regno Unito, dove l’ambiente è più accogliente.
La situazione attuale nel Regno Unito
In Gran Bretagna, molte aziende stanno ancora scoprendo come integrare efficacemente l’AI nelle loro operazioni. Secondo il rapporto di Nash Squared/Harvey Nash, la maggior parte dei leader digitali dichiara che le loro aziende sono ancora in fase di sperimentazione o di implementazione limitata delle tecnologie AI, e due terzi non hanno ancora visto un ritorno significativo sugli investimenti effettuati.
Questa situazione potrebbe cambiare rapidamente. Quando alcune aziende inizieranno a implementare con successo l’AI, è probabile che altre seguano il loro esempio. In questo contesto, l’accesso a talenti qualificati diventerà sempre più cruciale, e i dati già indicano una carenza di competenze nel settore dell’AI.
Il Regno Unito come hub per l’innovazione
Il Regno Unito ha già dimostrato di occupare una posizione di leadership nel panorama globale, avendo ospitato il primo AI Safety Summit a Bletchley Park. Questo evento ha tracciato la strada per future edizioni a Seoul e Parigi. Inoltre, secondo il City of London Corporation, il paese è il terzo mercato mondiale per l’AI, dopo Stati Uniti e Cina, e detiene oltre il 55% degli investimenti privati in questo settore in Europa.
Iniziative governative e investimenti
Il governo britannico ha avviato un piano d’azione completo per le opportunità legate all’AI, con investimenti che hanno già raggiunto i 44 miliardi di sterline. Recentemente, un accordo di prosperità tecnologica tra Regno Unito e Stati Uniti ha visto l’impegno di colossi tecnologici come Microsoft, Google e Nvidia a investire 31 miliardi di sterline per potenziare l’infrastruttura dell’AI nel Regno Unito.
Inoltre, il Regno Unito ha una solida tradizione nel fornire un ambiente favorevole per imprenditori e talenti globali, con il 39% delle aziende in più rapida crescita nel paese che ha fondatori di origine straniera. Questo dimostra la capacità del Regno Unito di attrarre e coltivare competenze di alto livello.
Cultivare talenti locali e globali
È fondamentale non solo attrarre talenti dall’estero, ma anche sviluppare le risorse locali. È necessario investire nell’istruzione per motivare le nuove generazioni a intraprendere carriere nel settore tecnologico, mentre contemporaneamente si promuovono programmi di riqualificazione per i lavoratori già attivi nel mercato. Solo in questo modo sarà possibile affrontare le sfide di un’economia sempre più guidata dall’AI.
Storia e dati suggeriscono che quando si creano opportunità per i talenti, il mercato del lavoro può subire un cambiamento significativo, dando vita a una vera e propria competizione per i migliori professionisti. La decisione sui visti H-1B potrebbe rappresentare un punto di svolta che il Regno Unito e altri paesi devono cogliere per prosperare in un mercato globale competitivo.
