Chime potrebbe diventare pubblica: valutata tra i 35 e i 45 miliardi di dollari

chime ceo chris britt

Chime, banca digitale con sede a San Francisco, potrebbe presto diventare pubblica e ottenere una valutazione compresa tra i 35 e i 45 miliardi di dollari.

Chime potrebbe diventare pubblica: valutata tra i 35 e i 45 miliardi di dollari

La banca digitale di San Francisco Chime è in trattative per diventare pubblica, con una valutazione di 35-45 miliardi di dollari, e sta puntando a marzo del 2022 per l’IPO. Le entrate della società, inoltre, raggiungeranno probabilmente una cifra pari a 900 milioni di dollari o a 1 miliardo di dollari entro la fine del 2021, secondo quanto da riferito una fonte vicina alla società.

Fondata nel 2013, Chime offre conti correnti senza commissioni mensili o di scoperto ed è particolarmente nota e apprezzata tra gli americani a basso e medio reddito.

Con i tanti cittadini che hanno deciso di spostare la loro spesa online durante la pandemia, Chime e molte grandi fintech sono cresciute più velocemente che in qualsiasi altro momento della loro storia aziendale.

Questo ha generato un sempre maggiore interesse degli investitori verso le startup fintech che, nel 2021, hanno raccolto circa 43 miliardi di dollari di finanziamenti, più del doppio del totale dell’anno scorso, secondo CB Insights.

Nel terzo trimestre del 2021, una su tre startup unicorno appena coniate era una società fintech. E quarantasei fintech sono diventate pubbliche nel 2021, rispetto alle 31 di tutto il 2020.

Caratteristiche della banca digitale con sede a San Francisco

In questo contesto, Chime, in particolare, ha raccolto 1,1 miliardi di dollari con una valutazione di 25 miliardi di dollari solo due mesi fa.

Diventando pubblica con una valutazione di oltre 35 miliardi di dollari, Chime avrebbe più valore di banche regionali come Fifth Third, M&T e Regions, ognuna delle quali ha centinaia di filiali e ha portato più di 1 miliardo di dollari di utile netto nel 2020. Chime non ha sempre rappresentato una realtà redditizia, anche se il CEO Chris Britt ha detto che la società ha registrato un utile netto nel secondo trimestre del 2020.

Chime fornisce servizi bancari ma non possiede una licenza bancaria: la società è partner di Bancorp e Stride Bank, con sede in Oklahoma, e in questo modo può offrire conti correnti e di risparmio assicurati dalla FDIC.

Chime estende piccoli prestiti di 200 dollari ai clienti, ma deve ancora lanciare un prodotto di prestito su larga scala.

Quasi tutte le entrate di Chime provengono dall’interscambio e sono, quindi, legate alle piccole commissioni che i commercianti pagano ogni volta che i consumatori comprano qualcosa con una carta di credito o di debito.

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Scritto da Ilaria Minucci

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