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Carta carburante per partita IVA: come funziona? 

Come funziona una carta carburante per partita IVA ed i vantaggi fiscali che offre, e perché diventa una scelta sempre più apprezzata da aziende, liberi professionisti e PMI.

Gestire facilmente le spese per gli spostamenti lavorativi in macchina

Gestire una flotta aziendale o semplicemente organizzare le spese legate agli spostamenti lavorativi può risultare complesso se non si usano gli strumenti giusti.

Tra le soluzioni più apprezzate da liberi professionisti, aziende e PMI, troviamo la carta carburante, uno strumento capace di rendere più semplice e veloce la gestione delle spese di rifornimento, sfruttando la fatturazione elettronica e permettendo di ottenere vantaggi fiscali importanti.

Come funziona la carta carburante per le aziende?

La carta carburante per partita IVA è molto simile a una carta di credito aziendale, tuttavia è dedicata solo ed esclusivamente all’acquisto di carburante e, in alcuni casi, a servizi correlati come pedaggi, manutenzione o noleggio auto. Può essere fisica o virtuale (gestibile tramite app) e può essere rilasciata in varie modalità, ad esempio come una carta prepagata con un importo caricato in anticipo o con addebito diretto sul conto corrente aziendale.

Per utilizzarla, è sufficiente avvicinarla al POS presso il distributore di carburante convenzionato. L’importo della transazione viene automaticamente registrato digitalmente, consentendo di ottenere fatture elettroniche unificate e semplificando così il lavoro di gestione contabile.

Carta carburante per partita IVA: tutti i vantaggi fiscali e amministrativi

Uno dei principali motivi che spinge liberi professionisti e aziende a scegliere la carta carburante è il vantaggio fiscale. Infatti, dal 2019, per dedurre il costo del carburante e detrarre l’IVA, è obbligatorio effettuare pagamenti tracciabili e ricevere fatture elettroniche.

La carta carburante soddisfa pienamente questi requisiti normativi, consentendo di recuperare fino al 100% dell’IVA pagata e facilitando la deduzione fiscale delle spese sostenute.

Inoltre, scegliere questo strumento comporta diversi benefici amministrativi: infatti, tutti i movimenti vengono raccolti in una fattura mensile unica, riducendo così la mole di documenti cartacei da gestire e l’attività di monitoraggio delle spese diventa inevitabilmente più rapida e precisa.

Risparmio e sicurezza sotto controllo

Un altro vantaggio da considerare riguarda il risparmio. Molte carte carburante offrono sconti dedicati.

Bisogna però distinguere le carte carburante monomarca (ovvero, ci si può recare a mettere benzina solo ed esclusivamente presso un fornitore) da quelle multibrand, che permettono invece di rifornirsi presso diversi marchi, anche presso le pompe bianche, dove solitamente il costo è inferiore rispetto ai grandi marchi, e garantendo così agli utilizzatori una maggiore flessibilità. Tutto questo porta a un risparmio diretto sul costo del carburante, specialmente per chi percorre molti chilometri ogni anno.

Anche sotto l’aspetto della sicurezza, queste carte offrono garanzie importanti, tra cui limiti personalizzabili, codici PIN di sicurezza, notifiche immediate per ogni transazione e possibilità di blocco immediato in caso di furto o smarrimento, permettendo così di evitare abusi o spese non autorizzate.

La carta carburante, quindi, rappresenta un’opportunità concreta per semplificare la gestione contabile e fiscale della propria attività, soprattutto oggi che è stata digitalizzata e che permette di stare lontani dalla conservazione di documenti cartacei facilmente smarribili.

Consente, inoltre, di risparmiare sui costi operativi e aumentare la sicurezza dei pagamenti. Tutti vantaggi che per una partita IVA si traducono automaticamente in un risparmio di tempo e denaro.

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