Capri Trendwatching 2013: Leggere il presente per vivere il futuro

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Capri è una scoperta continua. Te la immagini un po’ naïf, immersa nel sogno mediterraneo che ha incantato i viaggiatori del Grand Tour. Poi scopri che è proprio da questa isola del Golfo di Napoli che arrivano segnali di futuro.

Compro, dunque sono“. Questo è stato il tema del Capri Trendwatching Festival, evento svoltosi lo scorso weekend promosso dalla Fondazione Capri e curato della trendwatcher Elena Marinoni che analizza la figura del consumatore e crea una relazione tra chi siamo e cosa compriamo attraverso ricerche e case history presentati da professionisti del settore.

Giunto alla sua terza edizione, il Capri Trendwatching Festival nasce con un intento preciso: leggere i segnali del presente per scoprire il futuro, prevedere le evoluzioni del nostro mondo grazie ai dati ricavati dal trendwatching: una metodologia di ricerca che cerca di individuare stili di vita e tendenze di consumi emergenti.

Perché viviamo in un’epoca in cui il locale può diventare globale, e leggere in anticipo le tendenze vuol dire vivere il futuro.

Il workshop è la formula preferita dal Capri Trendwatching Festival per il primo giorno. Ognuno sceglie l’argomento che preferisce: c’è la re-inventazione del territorio alla scoperta dei negozi “hip” di Napoli e Capri, ci sono esempi di startup, modelli di business trend based, tecniche di coolhunting. E poi c’è la netnografia, un metodo di ricerca qualitativa – di richiamo etnografico – che consente di immergersi nelle esperienze autentiche di consumo degli utenti online al fine di orientare, potenziare e ottimizzare le strategie di business.

Con la netnografia la rete diventa un campo da studiare attraverso il metodo della partecipazione e dell’osservazione.

Questa è la base di una social media strategy efficace: prima ascolta le conversazioni degli utenti intorno a un brand, e poi agisce.

Il secondo giorno del Capri Trendwatching Festival inizia con il contributo di Elena Marinoni che illustra i dati dell’osservatorio di trendwatching internazionale sul retailing e sulla shopping experience. L’attenzione è puntata sul social shopping (dall’e-commerce all’f-commerce, dove la “f” sta per “Facebook”), sulla compenetrazione tra reale e virtuale, sulla vendita che trova una dimensione ideale sullo schermo del computer, del tablet o dello smartphone.

Nell’intervento di Elena Marinoni c’è spazio anche per l’acquisto etico, per lo shopping event temporaneo e imprevedibile, per il foodsharing e per il consumo sostenibile che ci fa sperare in un mondo migliore.

Tutti questi punti vengono riassunti in una tag cloud mutevole, articolata, da condividere online: la dimensione social non avvilisce l’esperienza dello shopping. Anzi, la arricchisce.

Grande attesa per la lectio magistralis di Zygmunt Bauman, il sociologo che ha parlato per la prima volta di “modernità liquida” e che in questa occasione ha affrontato il rapporto tra identità sociale, consumi e felicità. Ed è proprio con le parole del grande sociologo che si chiude il Capri Trendwatching Festival: un esperimento per intravedere le linee del futuro, per intercettare le tendenze, per capire le necessità, i desideri e i sogni dei consumatori. E delle persone.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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