Il nuovo massimo storico del bitcoin
Il bitcoin ha recentemente raggiunto nuovi massimi storici, superando per la prima volta la soglia dei 110mila dollari, con un picco che ha sfiorato i 112mila dollari. Questo incremento, che segna una crescita del 3,96% nelle ultime 24 ore, è il risultato di un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali nei confronti degli asset digitali. Anche Ethereum, la seconda criptovaluta per importanza, ha beneficiato di questo clima positivo, guadagnando il 6,26% e raggiungendo i 2.683 dollari.
Fattori che influenzano la crescita
La recente impennata dei prezzi è stata alimentata da novità normative negli Stati Uniti, che hanno cambiato radicalmente il panorama degli investimenti in criptovalute. Secondo Eric Demuth, amministratore delegato di Bitpanda, il contesto attuale è molto diverso rispetto al passato, non si tratta più di una semplice speculazione, ma di una trasformazione strutturale del sistema finanziario globale.
L’introduzione degli Exchange Traded Fund (ETF) bitcoin ha semplificato l’accesso a questi asset, permettendo anche agli investitori istituzionali di partecipare senza dover affrontare le complicate procedure di acquisto e custodia.
Il ruolo delle stablecoin e le nuove normative
Il Genius Act, approvato dal Senato americano, ha introdotto regole per le stablecoin, criptovalute ancorate al dollaro, garantendo una copertura totale e una supervisione da parte delle autorità finanziarie. Questa regolamentazione è vista come un passo fondamentale per generare fiducia nel settore delle criptovalute, incluso il bitcoin. Tuttavia, non tutti condividono questo entusiasmo: le banche centrali di tutto il mondo, come la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea, rimangono prudenti, avvertendo che le criptovalute mancano di un sostegno economico concreto.
Volatilità e rischi del mercato delle criptovalute
Nonostante l’attuale euforia, gli esperti avvertono che il mercato delle criptovalute è estremamente volatile. Il valore del bitcoin è soggetto a oscillazioni drastiche, come dimostrato dal crollo del 77% tra novembre 2021 e novembre 2022. Eventi esterni, come dichiarazioni politiche o cambiamenti normativi, possono influenzare rapidamente il mercato, riportando i prezzi ai livelli di partenza. Inoltre, l’Europa guarda con preoccupazione all’ascesa delle stablecoin americane, temendo una fuga di capitali verso strumenti digitali che potrebbero indebolire l’influenza dell’euro nei pagamenti internazionali.
La risposta dell’Europa e le preoccupazioni future
In risposta a queste sfide, l’Unione Europea sta accelerando i propri progetti di moneta digitale per non perdere terreno nella competizione globale.
Tuttavia, figure come il presidente della Consob, Paolo Savona, avvertono che la corsa alle criptovalute potrebbe ricordare la crisi dei tulipani in Olanda, dove la mania ha preceduto un crollo inevitabile. La mancanza di responsabilità e di un debitore concreto rende le criptovalute un investimento rischioso, e gli investitori devono essere cauti nel navigare in questo mercato in continua evoluzione.