Introduzione alla missione Biomass
La missione Biomass, recentemente lanciata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), rappresenta un passo significativo nella comprensione delle foreste e del loro impatto sul clima globale. Con un diametro di 12 metri, questo satellite non ci riparerà dalla pioggia, ma ci fornirà dati cruciali sulla biomassa forestale e sul ciclo del carbonio. Posizionato a 666 chilometri di altitudine, Biomass utilizzerà tecnologie avanzate per analizzare le foreste del mondo, in particolare quelle tropicali, che giocano un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terrestre.
Obiettivi e tecnologie della missione
Il principale obiettivo di Biomass è quello di effettuare una misurazione globale della biomassa forestale, riducendo le incertezze riguardanti il flusso di carbonio e fornendo supporto scientifico per trattati internazionali come il programma Redd delle Nazioni Unite.
Utilizzando un radar a sintesi d’apertura (SAR) operante in banda P, Biomass è in grado di “vedere” attraverso la copertura forestale, permettendo misurazioni precise della biomassa e dell’altezza degli alberi. Questa tecnologia innovativa è stata scelta per la sua capacità unica di penetrare la chioma degli alberi e raccogliere dati fondamentali per la gestione sostenibile delle risorse forestali.
Importanza della biomassa per il clima
Le foreste sono essenziali per il nostro pianeta, poiché immagazzinano enormi quantità di anidride carbonica. Biomass contribuirà a monitorare questi cambiamenti nel tempo, fornendo dati cruciali per comprendere come la deforestazione e i cambiamenti climatici influenzino la biomassa globale. Con una risoluzione di 200 metri per la misurazione della biomassa e di 50 metri per rilevare disturbi come il disboscamento, i dati raccolti saranno fondamentali per calcolare il carbonio immagazzinato nelle foreste e monitorare eventuali cambiamenti durante la missione quinquennale.
Collaborazione internazionale e tecnologia italiana
La missione Biomass è il risultato di una collaborazione internazionale, con un forte contributo italiano. Il satellite è stato lanciato grazie al razzo Vega C, sviluppato da Avio, che ha dimostrato prestazioni superiori rispetto ai modelli precedenti. Questa missione non solo rappresenta un’importante opportunità per la scienza climatica, ma anche un esempio di come la tecnologia spaziale possa contribuire alla sostenibilità ambientale. Con Biomass, l’Esa si propone di fornire informazioni chiave per la gestione delle risorse forestali e per la lotta contro i cambiamenti climatici.