In un’epoca in cui sport e tecnologia si fondono sempre più spesso, la Federazione Italiana Taekwondo (FITA) si è affermata come una delle realtà più all’avanguardia nel panorama internazionale, grazie alla sua capacità di intuire e abbracciare l’innovazione digitale.
Tra i progetti più rivoluzionari spicca il Virtual Taekwondo, una disciplina che unisce il taekwondo alla potenza della realtà virtuale, aprendo scenari completamente nuovi per la pratica, la formazione e la competizione sportiva.
Non si tratta di un semplice adattamento tecnologico, ma di una trasformazione radicale, che coinvolge atleti, tecnici e pubblico in modalità completamente nuove. Dalla preparazione fisica alla gestione delle competizioni, tutto viene ridefinito.
In questo articolo, si approfondisce il concetto di Virtual Taekwondo, l’impegno pionieristico della FITA, il nuovo percorso di certificazione, e il modo in cui questa disciplina sta rendendo lo sport più accessibile, inclusivo e competitivo che mai.
Cos’è il Virtual Taekwondo: tecnologia e applicazioni pratiche
Il Virtual Taekwondo è una forma avanzata di sport virtuale che integra sensori di movimento, interfacce digitali e realtà virtuale per simulare un combattimento autentico in un ambiente tridimensionale. L’atleta indossa una combinazione di dispositivi che tracciano ogni movimento in tempo reale, proiettando la sua azione in un contesto virtuale interattivo.
A differenza dei videogiochi, il Virtual Taekwondo richiede una preparazione fisica reale: velocità, equilibrio, precisione e reattività sono essenziali. Ogni tecnica eseguita ha un impatto diretto sulla performance del combattente digitale, il che mantiene inalterato lo spirito competitivo e tecnico della disciplina tradizionale.
In questo modo, la virtualità non sostituisce, ma potenzia la pratica sportiva, rendendola più analizzabile, ripetibile e monitorabile.
FITA pioniera nel mondo: dalla Olympic Esports Week ai Mondiali di Virtual Taekwondo
Nel 2023 la FITA ha segnato un passo storico partecipando all’Olympic Esports Week di Singapore, dove il Virtual Taekwondo è stato presentato per la prima volta al pubblico. Questo evento ha rappresentato un trampolino di lancio internazionale per la disciplina, attirando l’attenzione di federazioni, media e pubblico.
Il successo è proseguito nel novembre 2024, quando Singapore ha ospitato i primi Campionati Mondiali di Virtual Taekwondo, con oltre 120 atleti da 23 paesi. Un evento che ha dimostrato la solidità e il valore competitivo della disciplina.
Il programma di certificazione Match Operator: formare i professionisti del futuro
Dal 31 maggio al 2 giugno 2025, a Roma, si terrà la prima edizione del corso di certificazione per Match Operator, figura indispensabile per la gestione delle competizioni di Virtual Taekwondo. Questo professionista sarà formato su aspetti tecnici, sportivi e organizzativi: dalla configurazione delle attrezzature, alla supervisione degli incontri, fino alla gestione dei dati di gara.
Il programma, promosso direttamente dalla World Taekwondo e coordinato dalla FITA, intende creare un corpo tecnico qualificato in grado di garantire standard elevati e uniformi a livello internazionale. È una nuova frontiera occupazionale per chi vuole coniugare sport e tecnologie emergenti.
Benefici e inclusività: perché il Virtual Taekwondo sta rivoluzionando lo sport
Uno degli aspetti più rivoluzionari del Virtual Taekwondo è la sua straordinaria capacità inclusiva. Grazie all’ambiente digitale, vengono superate barriere fisiche come peso, altezza o disabilità motoria, permettendo a persone con caratteristiche diverse di confrontarsi sullo stesso piano.
Questo rende la disciplina più equa, ma anche più aperta a nuovi pubblici: bambini, anziani, persone con disabilità o semplicemente sportivi in cerca di un’esperienza nuova. Inoltre, la possibilità di allenarsi in casa o in centri abilitati, senza dover viaggiare o affrontare scontri fisici diretti, abbatte i costi e i limiti logistici.
Anche il livello di sicurezza aumenta: non c’è contatto fisico diretto e gli atleti possono evitare infortuni, pur mantenendo intensità e realismo nell’azione. Questo sta permettendo a molti giovani di avvicinarsi al taekwondo in modo più confortevole, e a scuole e federazioni di ampliare l’offerta formativa, integrando digitale e pratica classica.
La strategia e-sports della FITA: non solo Virtual Taekwondo
Il progetto del Virtual Taekwondo rientra in una strategia e-sports ben più ampia. La FITA è stata la prima Federazione Sportiva Nazionale a investire sistematicamente in questo ambito, stringendo partnership con team professionistici come MKERS e DSYRE e partecipando a tornei di giochi competitivi come Tekken.
L’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni, offrendo loro strumenti per crescere sia come gamer che come sportivi. In questo modo, l’identità federale viene preservata e rilanciata in un contesto che valorizza la disciplina, la reattività e il fair play.
Una visione coerente con quanto si sta osservando anche in altre produzioni sportive contemporanee, dove l’evoluzione dell’esperienza evento diventa parte integrante della strategia di engagement.
Il futuro del Virtual Taekwondo: verso Riyadh 2027 e oltre
L’ambizione è chiara: far sì che il Virtual Taekwondo diventi disciplina ufficiale agli Olympic Esports Games del 2027 a Riyadh. La FITA sta lavorando a un progetto nazionale di scouting e formazione, con l’obiettivo di creare una squadra di atleti altamente specializzati.
Nel frattempo, continua il lavoro con istituzioni, partner tecnologici e comunità sportive per rendere la disciplina più stabile, visibile e diffusa anche in vista dei prossimi Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. La direzione è tracciata: il taekwondo italiano vuole restare protagonista anche nell’arena digitale.