Negli ultimi anni, il Vietnam ha intrapreso un percorso significativo verso la transizione energetica verde, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2050. Questo cambiamento è guidato da iniziative governative e investimenti strategici, mirati a garantire la sicurezza energetica nazionale e a promuovere fonti rinnovabili.
Strategie del governo vietnamita
Il Ministero dell’Industria e del Commercio (MoIT) e la Vietnam Electricity (EVN) collaborano strettamente per implementare la Risoluzione 70, una misura fondamentale per affrontare le sfide legate alle procedure burocratiche e incentivare gli investimenti privati nei progetti energetici. Durante una recente conferenza a Hanoi, è stato comunicato che il MoIT sta finalizzando una bozza di risoluzione per il periodo 2026-2030, volta a semplificare le pratiche amministrative e a promuovere investimenti in energia rinnovabile.
Investimenti e innovazioni
EVN prevede di investire annualmente tra i 3 e i 4 miliardi di dollari in progetti di energia pulita e modernizzazione delle reti elettriche. Queste iniziative comprendono l’aggiornamento degli impianti a carbone e l’esplorazione di tecnologie per la co-combustione di biomassa e ammoniaca. La società sta diversificando le sue fonti energetiche, sviluppando opzioni a basse emissioni come il nucleare, l’idrogeno verde e l’ammoniaca verde.
Potenziale delle energie rinnovabili
Il Vietnam presenta un notevole potenziale per le energie rinnovabili, con oltre 300 giorni di sole all’anno e una costa di 3.200 km che facilita la generazione di energia eolica offshore. Secondo il Piano di Sviluppo Elettrico Nazionale VIII (PDP8), il paese vanta una capacità solare teorica di 400 GW e la possibilità di generare fino a 600 GW di energia eolica offshore.
Tuttavia, dopo un periodo di crescita rapida tra il 2019 e il 2025, il settore ha dovuto affrontare diverse difficoltà, tra cui ostacoli legali e infrastrutturali che hanno portato a un rallentamento della crescita.
Le sfide da affrontare
Attualmente, più di 170 progetti di energia rinnovabile risultano bloccati a causa di barriere burocratiche e controversie legali. La scadenza del meccanismo di Feed-in Tariff (FIT) nel 2025 ha creato ulteriori incertezze tra gli investitori, ostacolando anche progetti già completati. È fondamentale che il governo vietnamita adotti misure concrete per affrontare queste problematiche, altrimenti il paese potrebbe dover affrontare squilibri tra domanda e offerta energetica già nel 2026.
Prospettive future
La Risoluzione 70 rappresenta una svolta strategica, mirando a far sì che le energie rinnovabili coprano tra il 25 e il 30% della fornitura energetica primaria entro il 2030.
Le riforme istituzionali e di mercato previste includono l’istituzione di un mercato elettrico competitivo e trasparente e l’eliminazione dei meccanismi di sussidio obsoleti. Si prevede che queste misure stimolino notevolmente gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili.
Collaborazione e innovazione
Per facilitare la transizione energetica, il governo sta incentivando l’accesso a finanziamenti nazionali e internazionali per le aziende che investono in progetti di energia rinnovabile e innovativi. Le recenti collaborazioni internazionali, come quella tra Vietnam e Regno Unito sullo sviluppo dell’idrogeno verde, dimostrano come la cooperazione possa accelerare il trasferimento di tecnologia e competenze.
Il Vietnam si sta affermando come un potenziale leader nell’energia sostenibile, supportato da politiche lungimiranti, investimenti strategici e innovazione tecnologica. Il paese ha l’opportunità di affrontare le attuali sfide e di costruire un futuro energetico verde, assicurando così benefici per le generazioni future.


