Il vertice informale del Consiglio europeo si svolge a Copenaghen, un evento significativo che riunisce i capi di stato e di governo dei 27 paesi membri dell’Unione Europea il 1 e 2 ottobre. Questo incontro, il settimo della Comunità politica europea, si tiene in un contesto di crescente tensione con la Russia, rendendo la discussione sulla sicurezza continentale più urgente che mai.
La prima ministra danese, Mette Frederiksen, ha descritto la situazione attuale come una guerra ibrida, mentre il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha convocato i leader su richiesta della Danimarca, che attualmente presiede il Consiglio dell’UE. La capitale danese è stata scelta come location in seguito a preoccupazioni legate a recenti incursioni di droni misteriosi, che hanno spinto le autorità a richiedere un intervento militare della NATO, con una fregata tedesca già posizionata nel porto locale.
Supporto militare all’Ucraina
Durante una conferenza stampa congiunta, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un investimento di due miliardi di euro per fornire droni all’Ucraina. Questo rappresenta un cambio strategico nel supporto militare a Kyiv, sottolineando l’importanza delle tecnologie avanzate che si sono dimostrate cruciali nei conflitti recenti. Von der Leyen ha evidenziato che l’accordo non solo rafforzerà la capacità produttiva dell’Ucraina nel settore dei droni, ma offrirà anche all’Europa l’opportunità di accedere a queste tecnologie già testate in battaglia.
Progetto di prestito di riparazione
In aggiunta, è stato presentato un piano per un prestito di riparazione, il quale si basa sui beni russi congelati in Europa. Questo meccanismo finanziario permetterà a Kyiv di rimborsare il prestito qualora Mosca non adempia alle sue responsabilità di risarcimento per i danni di guerra.
L’iniziativa, che si stima possa raggiungere centinaia di miliardi di euro, è stata accolta con interesse, poiché segna un passo significativo nel rafforzamento delle relazioni tra l’Europa e l’Ucraina.
Strategie di difesa per l’Europa orientale
Le questioni di sicurezza e difesa dei confini orientali europei saranno al centro delle discussioni durante il vertice. Le recenti violazioni dello spazio aereo in paesi come Polonia, Estonia e Danimarca hanno aumentato la pressione per una risposta rapida. L’Unione Europea sta progettando di accelerare la costruzione di un “muro anti-droni”, un sistema integrato per il rilevamento e l’intercettazione di droni lungo i confini con Russia e Bielorussia. Questo progetto, inizialmente respinto dalla Commissione Europea, ha ora ricevuto supporto unanime a seguito di recenti incidenti.
Iniziativa Eastern Flank Watch
Il piano per il muro anti-droni fa parte di un’iniziativa più ampia chiamata Eastern Flank Watch, che mira a rafforzare le difese fisiche e a migliorare la sicurezza marittima nel Mar Baltico e nel Mar Nero. Estonia, Lettonia e Lituania sono già coinvolte in progetti come la Baltic Defense Line, che include barriere fisiche per impedire l’accesso ai veicoli non autorizzati lungo i confini con la Russia. La Finlandia si è unita all’iniziativa, ottenendo un finanziamento significativo dai fondi europei per migliorare la sicurezza del confine orientale.
Questioni diplomatiche e sanzioni
Oltre alle questioni di difesa, il vertice di Copenaghen tratterà anche le complesse dinamiche diplomatiche che l’Unione Europea sta attualmente affrontando. La Commissione ha presentato una nuova strategia per rafforzare i legami con l’India, nonostante le complicazioni dovute ai rapporti di Nuova Delhi con Mosca. Il rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Kaja Kallas, ha riconosciuto che i legami dell’India con la Russia possono costituire un ostacolo, citando esercitazioni militari congiunte e l’acquisto di petrolio russo come punti critici.
Pacchetto di sanzioni contro la Russia
Un altro tema caldo è il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che è stato annunciato ma non ancora approvato da tutti gli stati membri. Questo pacchetto mira ad ampliare le sanzioni su banche e aziende energetiche russe e straniere. Tuttavia, la questione delle sanzioni a Israele, richiesta da Germania e Italia, non sarà discussa durante il vertice. Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha già fatto sapere che la posizione di Berlino non verrà chiarita a Copenaghen.
All’interno dell’Unione, il confronto tra l’Ungheria e gli altri stati membri sulla questione dell’adesione dell’Ucraina continua a essere una fonte di tensione. Budapest mantiene il veto sui negoziati di allargamento, esprimendo preoccupazioni legate all’integrazione di un paese in conflitto. Per superare questo ostacolo, António Costa sta considerando un approccio procedurale che potrebbe consentire una preparazione anticipata dei dossier necessari, cercando di facilitare l’apertura e la chiusura dei negoziati una volta ottenuto l’assenso di Budapest.