Il 17 novembre, la startup americana Valar Atomics, con sede a El Segundo, California, ha celebrato un’importante conquista nel settore della fissione nucleare. Grazie alla collaborazione con uno dei laboratori nucleari più prestigiosi degli Stati Uniti, l’azienda ha annunciato di essere riuscita a raggiungere la criticità in una reazione di fissione, un risultato che potrebbe cambiare le regole del gioco nel campo dell’energia nucleare.
Solo la settimana precedente, Valar aveva reso nota la raccolta di un finanziamento di 130 milioni di dollari, supportata da figure di spicco come Palmer Luckey, fondatore di Anduril, e Shyam Sankar, direttore tecnico di Palantir. Questo traguardo non solo segna una vittoria per la startup, ma fa di Valar la prima azienda a ottenere una reazione di fissione all’interno di un programma pilota promosso dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.
Il programma pilota del Dipartimento dell’Energia
Il programma, avviato in seguito a un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump lo scorso maggio, mira a supportare almeno tre startup nel raggiungere la criticità entro il 4 luglio del prossimo anno. Questo cambiamento normativo ha accelerato notevolmente il processo di autorizzazione per le nuove tecnologie nucleari, consentendo alle aziende di muoversi con maggiore agilità rispetto al passato.
Isaiah Taylor, fondatore di Valar, ha descritto il momento come un “primo battito cardiaco” per un reattore, evidenziando come questa realizzazione rappresenti un segno tangibile della validità della fisica nucleare. Secondo Taylor, questa conquista segna l’inizio di una nuova era nell’ingegneria nucleare americana.
Capire la criticità nucleare
Il termine criticità si riferisce alla capacità di un reattore nucleare di mantenere una reazione a catena.
Questo processo inizia quando il combustibile nucleare arricchito libera neutroni che colpiscono altri nuclei atomici, causando la loro divisione e liberando così ulteriori neutroni. Questo ciclo continua, creando una reazione di fissione sostenuta. Un reattore raggiunge la criticità quando il numero di reazioni è sufficiente per mantenere la catena di fissione.
Adam Stein, direttore del programma Nuclear Energy Innovation del Breakthrough Institute, ha paragonato questo processo a una fila di tessere del domino: se le tessere sono troppo distanti, la reazione non avviene; se sono posizionate correttamente, una tessera colpirà l’altra, avviando la reazione desiderata.
La criticità fredda e il futuro di Valar
È importante sottolineare che la criticità raggiunta da Valar è nota come cold criticality o zero-power criticality, un passo preliminare che non produce energia ma permette di testare il design e la fisica del reattore.
La reazione ottenuta, sebbene significativa, non è ancora sufficiente a generare calore per la produzione energetica.
Il reattore che ha raggiunto la criticità non è un prototipo di Valar, bensì una combinazione del combustibile della startup e della tecnologia con componenti forniti dal Laboratorio Nazionale di Los Alamos. Questo approccio dimostra l’importanza della collaborazione tra startup e centri di ricerca per il progresso nel settore nucleare.
Le sfide normative e le ambizioni di Valar
Fino a poco tempo fa, le startup come Valar dovevano affrontare un lungo e complesso processo di approvazione da parte della Nuclear Regulatory Commission (NRC) prima di poter condurre qualsiasi test di criticità. La NRC, spesso criticata per la sua lentezza e rigidità, sovrintende a tutti i reattori nucleari, inclusi i mini reattori modulari, che sono significativamente più piccoli rispetto ai reattori tradizionali.
Molte delle tecnologie avanzate che Valar intende sviluppare non sono mai state commercializzate negli Stati Uniti.
La nuova amministrazione ha mostrato un forte interesse nel riformare la regolamentazione del nucleare, favorendo l’innovazione e il progresso tecnologico. Il programma pilota del Dipartimento dell’Energia è una risposta a queste esigenze, permettendo a un gruppo di 11 startup di sviluppare reattori per fini di ricerca senza dover affrontare le lunghe revisioni della NRC. L’obiettivo è chiaro: almeno tre startup devono raggiungere la criticità entro il 4 luglio 2026, una scadenza simbolica voluta dall’amministrazione Trump.
Solo la settimana precedente, Valar aveva reso nota la raccolta di un finanziamento di 130 milioni di dollari, supportata da figure di spicco come Palmer Luckey, fondatore di Anduril, e Shyam Sankar, direttore tecnico di Palantir. Questo traguardo non solo segna una vittoria per la startup, ma fa di Valar la prima azienda a ottenere una reazione di fissione all’interno di un programma pilota promosso dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.0
Solo la settimana precedente, Valar aveva reso nota la raccolta di un finanziamento di 130 milioni di dollari, supportata da figure di spicco come Palmer Luckey, fondatore di Anduril, e Shyam Sankar, direttore tecnico di Palantir. Questo traguardo non solo segna una vittoria per la startup, ma fa di Valar la prima azienda a ottenere una reazione di fissione all’interno di un programma pilota promosso dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.1

