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Tumore al polmone: scopri i segnali e come prevenirlo

Sei un fumatore over 55? Questa iniziativa potrebbe cambiarti la vita. Scopri come prevenire il tumore al polmone!

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Immagina di avere la possibilità di affrontare una malattia letale come il tumore al polmone prima che sia troppo tardi. In Italia, il numero di fumatori è impressionante: circa dieci milioni di persone, e tra queste, molti sono i cosiddetti “forti fumatori” che consumano venti o più sigarette al giorno. Questo stile di vita comporta un rischio elevato: l’85% in più di probabilità di sviluppare un tumore al polmone rispetto ai non fumatori. Le statistiche sono allarmanti: circa 36.000 decessi all’anno. Ma c’è una luce in questo tunnel oscuro: un programma innovativo di diagnosi precoce, lanciato dall’Ospedale San Camillo di Roma, sta cercando di cambiare le carte in tavola.

Il programma di diagnosi precoce del San Camillo

Nel 2025, l’Ospedale San Camillo ha avviato un’iniziativa cruciale per la prevenzione del tumore al polmone, rivolta a tutti i fumatori over 55.

Ma come funziona questo programma? Gli interessati possono semplicemente visitare il sito dell’ospedale e compilare un questionario online, fornendo informazioni come età, sesso e storia del fumo. Semplice, vero? E quel che è meglio, il portale digitale analizza questi dati e calcola il rischio potenziale di sviluppare patologie polmonari. Se il risultato indica un alto rischio, il paziente viene contattato per partecipare a visite specialistiche. La prima fase include una visita pneumologica, in cui si valutano vari fattori, dall’esposizione a inquinanti ambientali alla familiarità con le neoplasie.

Ma non finisce qui! I pazienti sottoposti a screening ricevono anche una “TAC a basso dosaggio”, un esame che, con meno radiazioni, fornisce immagini dettagliate dei polmoni. Secondo i dati del San Camillo, questo tipo di prevenzione può ridurre il tasso di mortalità del 25% e portare a tassi di sopravvivenza fino al 90% nei casi diagnosticati precocemente.

Impressionante, vero? Non crederai mai a quanto possa fare la prevenzione!

I risultati sorprendenti del programma

Ma quali sono i risultati finora? Dal lancio dell’iniziativa, oltre 1460 persone hanno completato il questionario online. Di queste, 845 (il 58%) sono state incluse nel programma, e 440 hanno già effettuato la visita pneumologica. E non si tratta solo di numeri: 308 TAC a basso dosaggio sono state effettuate, con undici pazienti già inseriti in lista operatoria. Cinque di loro hanno già affrontato interventi mini-invasivi, riducendo notevolmente il rischio di cicatrici devastanti. È chiaro che la prevenzione può fare la differenza!

Ma non possiamo ignorare il fatto che, nonostante questi progressi, la cultura della prevenzione in Italia ha bisogno di un cambiamento radicale.

Serena Ricciardi, dirigente medico del reparto di Pneumologia oncologica del San Camillo, sottolinea che i fumatori sono ancora troppi, e che la consapevolezza riguardo ai rischi del fumo è ancora bassa, specialmente tra i giovani. Il 90% dei pazienti con tumore al polmone sono fumatori. Questo è un avvertimento che non possiamo permetterci di ignorare.

Innovazioni nel trattamento e nella chirurgia

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questo programma. Johnson&Johnson MedTech Italia fornisce strumenti di chirurgia mini-invasiva, come le suturatrici motorizzate. Questi dispositivi, simili a spillatrici, permettono di asportare i tessuti polmonari in modo più sicuro e meno invasivo. I pazienti beneficiano di interventi che non causano sanguinamenti eccessivi, riducendo i rischi post-operatori.

Ma la vera rivoluzione è il futuro della chirurgia robotica. Secondo Patrizio Fatale, general manager di J&J, nei prossimi dieci anni assisteremo a un’innovazione senza precedenti nel campo della chirurgia, grazie all’intelligenza artificiale. Le tecnologie robotiche offriranno ai chirurghi strumenti per una visibilità immersiva e movimenti più precisi. Tuttavia, Fatale assicura che la tecnologia non sostituirà mai il medico, ma lo aiuterà a prendere decisioni più informate e a migliorare i risultati.

In conclusione, la prevenzione è la chiave per combattere il tumore al polmone. Con programmi come quello del San Camillo, abbiamo l’opportunità di salvare vite e migliorare la qualità della salute pubblica. Non aspettare di essere in pericolo: agisci ora per proteggere te stesso e i tuoi cari!

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Scritto da Staff

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