Tre motivi per non perdere Frontiers of Interaction

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Settimana ricca di appuntamenti quella che sta per iniziare. Dal Social Business Forum alla tre giorni sulle città del futuro alla Triennale passando per l’evento finale di Vulcanicamente. E ancora, l’incontro con Peter Cobett a Roma, il Computex di Taipei, il forum di Canon e il fine settimana all’insegna delle Startup a Torino. Occhi puntati giovedì 7 e venerdì 8 su Frontiers of Interaction, appuntamento internazionale dedicato a tecnologia, design, innovazione e internazionale. Ci sono (almeno) tre ottimi motivi per non perdere l’evento.

Il primo è sicuramente la storia di Tanya Vlach: rimasta coinvolta in un brutto incidente nel 2005, l’artista ha completamente perso l’uso dell’occhio sinistro. Così è cominciata la sua appassionata battaglia per trasformare un deficit in un superpotere. Ha contattato il fondatore di Wired Usa Kevin Kelly (anche lui fra gli speaker di FoI) e ha chiesto attraverso il suo blog suggerimenti a ingegneri e scienziati in merito alla possibilità di dotarsi di una webcam oculare.

Lo scorso giugno ha lanciato sul sito di crowdfunding Kickstarter un appello e ha rastrellato in due mesi 20mila dollari, cifra sufficiente per iniziare a lavorare sul prototipo di un occhio bionico. Il suo obiettivo è quello di “valorizzare la razza umana attraverso la tecnologia”. Niente a che fare, insomma, con la resa a una limite (fisico).

Il secondo è il fascio di luce che precede il designer norvegese Timo Arnall. Fra i suoi progetti, la realizzazione di una video-mappa di luce delle connessioni wi-fi. Poco più di un anno fa, Arnall e i suoi colleghi Einar Sneve Martinussen e Jørn Knutsen hanno portato a spasso per Oslo un asse dotato di un’antenna wireless e caratterizzato da una fila di lampadine.

In prossimità di un segnale wi-fi e in base all’intensità dello stesso le lampadine si accendevano. Gli spostamenti sono stati fotografati in sequenza, sfruttando la tecnica del light painting, e ne è venuta fuori una mappa unitaria. Guardare (qui) per credere.

Il terzo è la presenza dell’astrofisica Simonetta Di Pippo, consigliere speciale del direttore dell’Agenzia spaziale europea, dopo aver vestito a sua volta i panni direttore del volo umano. Nominata cavaliere della Repubblica nel 2006 per i suoi meriti scientifici, si è spesa per le donne del settore co-fondando l’associazione Women in Aerospace Europe, rete che supporta la visibilità in rosa nella comunità aerospaziale.

Il programma completo della due giorni è disponibile qui. L’hashtag ufficiale è #foi12.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it
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Scritto da chef

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