Le nuove restrizioni sui visti
Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha annunciato l’introduzione di restrizioni per il rilascio del visto di ingresso a funzionari stranieri che sostengono la censura sui social network. Questa decisione arriva in un momento in cui le tensioni tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea sembrano intensificarsi, con accuse reciproche riguardo alla libertà di espressione e alla regolamentazione delle piattaforme digitali.
Un attacco alle leggi europee
Nel comunicato stampa, Rubio non ha specificato i paesi coinvolti, ma le sue dichiarazioni sembrano essere una risposta diretta alle leggi europee che colpiscono le aziende tecnologiche statunitensi. Politici come Donald Trump e JD Vance hanno criticato queste normative, sostenendo che esse limitano la libertà di operare delle Big Tech americane.
Le leggi europee, in particolare il Digital Services Act (DSA), impongono requisiti severi per la rimozione di contenuti considerati illegali, creando un clima di incertezza per le piattaforme digitali.
Il Digital Services Act e le sue implicazioni
Il Digital Services Act è al centro delle preoccupazioni di Rubio, il quale ha sottolineato che alcuni funzionari stranieri hanno adottato misure di censura senza avere l’autorità necessaria. Secondo il Segretario di Stato, è inaccettabile che tali funzionari pretendano che le piattaforme tecnologiche americane seguano politiche di moderazione dei contenuti che vanno oltre le loro competenze. Questo approccio potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni tra Stati Uniti e Unione Europea, specialmente in un contesto in cui la libertà di espressione è un valore fondamentale.
Critiche e difese delle piattaforme social
Recentemente, Henna Virkkunen, Commissaria europea per le tecnologie digitali, ha dichiarato che il 99% dei contenuti segnalati sono stati rimossi dalle piattaforme stesse per violazione dei termini d’uso, mentre solo l’1% è stato rimosso in seguito a segnalazioni basate sul DSA. Questo dato suggerisce che le piattaforme stanno già attuando misure di moderazione dei contenuti, riducendo così le accuse di censura. Tuttavia, la tensione rimane alta, con il social network X, di Elon Musk, sotto indagine per possibili violazioni delle normative.