La figura dello squalo è storicamente associata a sentimenti di paura e terrore, in particolare a seguito del celebre film di Steven Spielberg del 1975, ‘Lo squalo’. Tuttavia, studi recenti indicano un cambiamento nella percezione pubblica di questi animali marini, che si sta allontanando dalla mera paura verso una visione più sfumata e rispettosa. I ricercatori della University of South Australia hanno condotto un’indagine che evidenzia come la descrizione degli squali da parte degli individui non risulti così negativa come la narrazione mediatica potrebbe suggerire.
Il sondaggio e le sue scoperte
Uno studio dettagliato ha coinvolto 371 persone provenienti da diverse nazioni, tra cui Stati Uniti, Australia e Regno Unito. Ai partecipanti è stata richiesta l’opinione sugli squali utilizzando solo tre parole.
I risultati sono stati analizzati mediante metodi moderni, come le word cloud e l’analisi del sentimento, consentendo l’esame di oltre 1000 parole differenti. Le parole più frequentemente utilizzate sono state ‘denti’, ‘predatore’ e ‘oceano’, evidenziando come la paura continui a influenzare la percezione di questi animali.
La dualità della percezione
Malgrado la paura si sia rivelata la risposta emotiva predominante, con circa il 66% dei rispondenti che si sono mostrati neutrali, è significativo notare che il 17% ha descritto gli squali con sentimenti di gioia. Brianna Le Busque, una delle autrici dello studio, ha evidenziato come la maggior parte delle risposte rifletta una comprensione biologica piuttosto che emozioni intense. Questo suggerisce che le conoscenze scientifiche stiano cominciando a sostituire le paure irrazionali.
Parole e significati: come cambiano le descrizioni
Un’analisi approfondita ha rivelato che le persone più spaventate dagli squali tendono a utilizzare termini come assassino, feroce e pericoloso, rispecchiando il linguaggio spesso amplificato dai media. Al contrario, coloro che vedono gli squali come animali a basso rischio hanno scelto parole decisamente più positive, come incompreso. Questo contrasto mette in luce la complessità della percezione pubblica, che risulta molto più articolata rispetto alla narrazione comune del ‘predatore minaccioso’.
Un cambiamento verso la positività
Il sondaggio ha rivelato un numero significativo di risposte positive. Termini come maestoso, bellissimo e affascinante sono emersi tra le descrizioni, suggerendo che un numero crescente di persone riconosce l’importanza ecologica degli squali. Questi animali non sono solo predatori, ma svolgono anche un ruolo cruciale negli ecosistemi marini, contribuendo a mantenere l’equilibrio della vita oceanica.
Il contesto degli attacchi di squalo
Per contestualizzare le paure relative agli attacchi di squalo, è importante sottolineare che le probabilità di essere morsi da uno squalo sono estremamente basse. Secondo l’International Shark Attack File, si sono registrati solamente 47 attacchi non provocati, un numero significativamente inferiore rispetto agli anni precedenti. Questo dato evidenzia una diminuzione degli incidenti, attribuita da esperti a vari fattori, tra cui i cambiamenti nelle correnti oceaniche e la minore popolarità di attività acquatiche come il surf e lo snorkeling.
La paura degli squali persiste in alcune aree, ma è in corso un’evidente evoluzione nel modo in cui questi animali vengono percepiti. La crescente consapevolezza ecologica e la comprensione scientifica stanno contribuendo a un cambiamento di narrativa.
Questo processo potrebbe portare a una convivenza più armoniosa tra esseri umani e squali.

