Negli ultimi anni, il mondo della sanità ha iniziato a prendere coscienza dell’importanza della sostenibilità ambientale. Non si tratta più solo di prendersi cura dei pazienti, ma anche di proteggere il nostro pianeta. Gli ospedali, infatti, sono tra le strutture più energivore e inquinanti, contribuendo a generare una percentuale significativa delle emissioni globali di gas serra.
Le sale operatorie, in particolare, rappresentano un’area critica, responsabile di una parte considerevole dei rifiuti e del consumo energetico all’interno delle strutture sanitarie. Per affrontare questa situazione, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti) ha elaborato un insieme di regole da seguire per migliorare l’efficienza ecologica delle operazioni chirurgiche.
Linee guida per una chirurgia sostenibile
Nel 2025, Siaarti ha introdotto cinque principi chiave per ridurre l’impatto ambientale delle sale operatorie.
Questi principi sono fondamentali per promuovere una cultura della sostenibilità all’interno delle strutture sanitarie.
Primo principio: ridurre l’uso di anestetici inquinanti
Uno dei punti cardine è l’evitare, quando possibile, l’uso di agenti anestetici inalatori che hanno un alto impatto ambientale. Tra questi, il desflurano è particolarmente problematico, poiché ha un potere di riscaldamento globale fino a 2500 volte superiore a quello della anidride carbonica.
Secondo principio: ottimizzare il consumo di gas anestetici
Un altro aspetto cruciale è l’adozione di flussi minimi di gas anestetizzanti. Utilizzare tecniche anestesiologiche a basso impatto, come l’anestesia loco-regionale o endovenosa, contribuisce notevolmente a limitare l’inquinamento. Inoltre, è essenziale ridurre l’uso di dispositivi monouso e migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti.
Consapevolezza e responsabilità ambientale
Il professor Luigi Tritapepe, primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, sottolinea l’importanza della consapevolezza tra medici e infermieri. Spesso, chi si occupa della sicurezza dei pazienti non presta la stessa attenzione all’ambiente. È fondamentale che il personale sanitario si faccia promotore di buone pratiche sostenibili all’interno delle sale operatorie.
I materiali utilizzati, come camici, mascherine e altri dispositivi, sono spesso monouso e producono un forte impatto ecologico. Molti di questi rifiuti vengono inceneriti, contribuendo così alle emissioni di anidride carbonica e al rischio di contaminazione del suolo e delle acque.
Gas anestetici e impatto ambientale
Le emissioni non derivano solo dall’incenerimento dei rifiuti, ma anche dai gas anestetici utilizzati durante le operazioni.
Sebbene il desflurano sia uno dei più comuni, la sua facilità d’uso non giustifica il suo impatto devastante sull’ambiente. La decisione dell’Unione Europea di vietarne l’uso a partire dal 2026 è un passo importante, ma potrebbe non risolvere il problema nella sua interezza.
Verso una chirurgia completamente ecologica
Il professor Tritapepe avverte che il divieto del desflurano potrebbe portare a una falsa sensazione di sicurezza. È fondamentale non accontentarsi di questa misura, ma piuttosto puntare a una chirurgia totalmente sostenibile. Una delle soluzioni innovative è l’implementazione di circuiti chiusi per la gestione dei gas anestetizzanti. Questi sistemi impediscono la dispersione dei gas nell’ambiente, garantendo una riduzione significativa delle emissioni.
Attualmente, l’ospedale San Camillo Forlanini sta lavorando per dotare tutte le sue sale operatorie di questi dispositivi.
Nonostante l’uso di anestesia endovenosa rappresenti un’opzione meno inquinante, è necessario considerare gli ulteriori rifiuti generati durante il processo.
Innovazioni e futuro
Le sale operatorie, in particolare, rappresentano un’area critica, responsabile di una parte considerevole dei rifiuti e del consumo energetico all’interno delle strutture sanitarie. Per affrontare questa situazione, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti) ha elaborato un insieme di regole da seguire per migliorare l’efficienza ecologica delle operazioni chirurgiche.0

