Il panorama degli smartphone sta per subire un cambiamento significativo: secondo un report di TrendForce, i futuri dispositivi potrebbero presentare una riduzione della RAM. Con l’aumento dei costi della memoria, i produttori si trovano di fronte a una difficile scelta: aumentare i prezzi e rischiare di perdere clienti oppure ridurre le specifiche tecniche per rimanere competitivi.
Il dilemma degli smartphone
La competitività del mercato degli smartphone è spietata. Le aziende devono prestare attenzione ai cambiamenti di prezzo e alle tendenze del mercato. Se un componente essenziale come la RAM diventa troppo costoso, i produttori possono decidere di abbassare le specifiche per evitare di far lievitare il prezzo finale del dispositivo. Questo approccio potrebbe portare a un’era in cui i modelli con 16 GB di RAM diventano sempre più rari, sostituiti da una miriade di dispositivi con solo 4 GB di RAM.
Le conseguenze delle nuove scelte
Secondo le previsioni, i modelli con 12 GB di RAM potrebbero subire una drastica diminuzione del 40%, mentre quelli con 8 GB potrebbero essere ridotti del 50%. Questo scenario è paragonabile a un ritorno indietro nel tempo, con un mercato che propone modelli meno performanti a prezzi più elevati. Gli appassionati di tecnologia potrebbero trovarsi a pagare di più per smartphone con meno capacità di memoria rispetto ai modelli precedenti.
Strategie delle aziende nel mercato
Le decisioni delle aziende non sono casuali, ma frutto di una strategia ben definita. Per esempio, Samsung ha già annunciato che il Galaxy S26 avrà lo stesso hardware fotografico del suo predecessore, in risposta alla mossa di Apple di mantenere i prezzi dell’iPhone 17 base.
In questo clima di incertezze, nessuna azienda vuole essere la prima a innalzare i prezzi, costringendo così i produttori a ridurre le specifiche in altre aree, come la RAM.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
La crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale ha ulteriormente complicato la situazione. Le aziende tecnologiche sono sempre più orientate verso la produzione di memoria ad alta larghezza di banda (HBM) per i loro data center e server AI, abbandonando il mercato della RAM destinata ai consumatori. Questo ha comportato un drammatico aumento dei prezzi della RAM consumer, con previsioni di ulteriori aumenti nel primo trimestre del 2026. In sostanza, ci prepariamo a pagare di più per avere meno.
Impatto su altri settori tecnologici
Nonostante la situazione sembri critica per il solo mercato degli smartphone, anche il settore dei laptop è sotto pressione.
Marchi come Dell e Lenovo stanno già informando i clienti di imminenti aumenti di prezzo, con Dell che prevede incrementi tra il 15 e il 20% a partire da metà dicembre. Questo è particolarmente problematico poiché coincide con il periodo natalizio, quando le vendite di computer solitamente aumentano.
Le prospettive future
Il CEO di HP ha sottolineato che i chip RAM possono costituire fino al 18% del costo di un PC, e quando questa percentuale aumenta, il modello di business complessivo subisce un duro colpo. Anche Apple, generalmente meno preoccupata per i costi, dovrà rivedere le proprie strategie di prezzo. Si stima che il caos dei prezzi possa protrarsi fino alla seconda metà del 2026, costringendo i consumatori a convivere con un mercato caratterizzato da prezzi elevati e specifiche ridotte.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie promettono di rendere i nostri dispositivi sempre più potenti, paradossalmente ci troviamo a fronteggiare smartphone che diventano meno performanti. I consumatori devono ora affrontare una serie di scelte difficili: acquistare un nuovo smartphone prima che i prezzi aumentino ulteriormente, sperare in ottimizzazioni software che richiedano meno RAM, o semplicemente continuare a utilizzare il proprio dispositivo attuale il più a lungo possibile, ignorando le chiamate al continuo upgrade.
