Il concetto che gli SLA dei fornitori di cloud possano garantire la completa protezione da ogni rischio è errato. La realtà è molto più complessa. In un contesto tecnologico in rapida evoluzione, è fondamentale comprendere il modello di responsabilità condivisa (SRM) e il suo rapporto con le SLA. È cruciale mantenere alta l’attenzione su questi aspetti.
1. Cos’è il modello di responsabilità condivisa?
Il modello di responsabilità condivisa definisce in modo chiaro le responsabilità di ciascuna parte in merito alla sicurezza nel cloud. I fornitori si occupano della sicurezza dell’infrastruttura, garantendo uptime e resilienza. Al contempo, i clienti sono responsabili della sicurezza delle applicazioni e dei dati. Tuttavia, esistono frequentemente assunzioni errate riguardo ciò che il provider copre realmente.
Molti clienti ritengono che un SLA robusto garantisca automaticamente la protezione dei dati.
Tuttavia, se si verifica un problema a causa di una cattiva configurazione o di una gestione delle identità inadeguata, il cliente dovrà affrontare le conseguenze. Questo rappresenta un errore significativo.
2. Gli SLA e le loro insidie
Le SLA coprono diversi aspetti, come il tempo di attività e la reattività del supporto, ma spesso trascurano elementi cruciali, quali la protezione dei dati e la conformità normativa. Questa lacuna di responsabilità può trasformarsi in un campo minato per le aziende che si affidano eccessivamente ai fornitori di cloud.
Si consideri un cliente che ha stipulato un contratto con un cloud provider che promette il 99,99% di uptime. Tuttavia, cosa accade se, a causa di una scorretta configurazione, il servizio va in down? Il provider non sarà responsabile per le scelte del cliente.
Qui si crea una frattura: la responsabilità è condivisa, ma non sempre equamente distribuita. Questo porta a una maggiore vulnerabilità e a un rischio di non conformità potenzialmente devastante.
3. Come evitare i rischi? Strategie da adottare
Esistono diverse strategie da implementare per proteggere l’azienda mentre si sfruttano le potenzialità del cloud. Di seguito alcune idee per migliorare la postura di sicurezza:
- Formazione continua:Assicurarsi che il team sia sempre aggiornato sulle ultime pratiche di sicurezza e gestione del cloud.
- Politiche di sicurezza personalizzate:Non fare affidamento esclusivamente sul provider. Definire chiaramente le politiche di sicurezza.
- Controlli unificati:Integrare i controlli di sicurezza su tutte le piattaforme per una protezione più robusta.
- Monitoraggio costante:Monitorare le configurazioni e le prestazioni per identificare potenziali vulnerabilità in tempo reale.
- Test di penetrazione:Eseguire regolarmente test per scoprire falle nella sicurezza.
Adottando queste strategie, è possibile affrontare i rischi con maggiore fiducia e garantire una forte posizione di conformità, anche quando l’SLA non copre ogni aspetto desiderato.
In conclusione, la responsabilità condivisa non è solo un concetto teorico, ma una necessità pratica. Non si tratta di un gioco di colpe, ma di una questione di diligenza condivisa. È opportuno non lasciare che l’azienda diventi vittima della confusione riguardante le SLA!