L’Europa sta accelerando verso un cloud sovrano e indipendente, e la SECA API sta diventando un elemento cruciale in questo ambizioso piano. Ma cosa significa tutto ciò per le aziende europee? Come possono i fornitori di servizi cloud locali competere con i colossi statunitensi? Scopriamo insieme come questo progetto intende ridurre la frammentazione e garantire la sovranità sui dati nel Vecchio Continente.
1. SECA API: il cuore della sovranità digitale europea
La SECA API nasce per affrontare un problema sempre più attuale: il lock-in tecnologico. Questa iniziativa non solo offre una protezione legale contro le ingerenze di Paesi extra-UE, ma promuove anche un’interoperabilità tra i vari fornitori di servizi cloud. Ma come funziona esattamente? La SECA API si basa su uno standard OPEN API e su un’architettura modulare che separa il controllo dai dati, garantendo così una maggiore flessibilità.
Attualmente, il progetto è nella fase di “Partecipazione e interazione”, invitando tutti gli attori del settore a contribuire. È un’opportunità unica per fornitori di servizi cloud, sviluppatori e consulenti aziendali di influenzare il futuro della tecnologia cloud in Europa. Ma riusciranno i provider europei a competere davvero con le offerte degli hyperscaler americani? Questa è la domanda che tutti si pongono.
2. Costi e scalabilità: la sfida dei provider europei
Massimo Bandinelli, Marketing Manager di Aruba Cloud, afferma che l’azienda è già pronta con soluzioni concrete per affrontare questa sfida. L’offerta di Aruba è progettata per supportare carichi di lavoro diversificati grazie a soluzioni di hybrid cloud e private cloud. Qual è la chiave del loro successo? Una rete capillare di data center e servizi di automazione avanzati.
D’altro canto, Mark Neufurth, Enterprise Strategist di IONOS, porta alla luce un aspetto interessante: attualmente, i provider europei risultano più competitivi in termini di costi rispetto ai grandi hyperscaler. Tuttavia, la vera sfida si presenta quando si parla di investimenti nei data center. Gli hyperscaler possono permettersi investimenti enormi grazie a regimi fiscali vantaggiosi. Riusciranno i fornitori europei a mantenere la loro competitività in questo ambito?
3. Il futuro è nel cloud sovrano
I vantaggi di un’iniziativa come la SECA API sono evidenti: riduce il rischio di lock-in e consente una maggiore libertà nella gestione dei dati. Il cloud non è una novità, e molte aziende hanno già intrapreso il percorso verso la nuvola. Tuttavia, si presenta ora una nuova opportunità per chi desidera migrare con il giusto supporto e consulenze.
Aruba Cloud, ad esempio, offre assistenza strategica per facilitare il passaggio al cloud.
In un contesto dove la privacy è fondamentale, la SECA API rappresenta una soluzione che potrebbe riaccendere l’interesse per i data center, soprattutto per le aziende che desiderano adottare l’IA senza compromettere la sicurezza dei dati. Secondo Bandinelli e Neufurth, i provider europei stanno già preparando soluzioni di IA conformi ai principi di sovranità, creando un cloud AI-ready.
Ma non è finita qui! La SECA API si propone di evolvere nel tempo, includendo servizi PaaS e SaaS. Con un’infrastruttura modulare e standardizzata, il futuro del cloud europeo sembra promettente. Riuscirà davvero a realizzare una sovranità digitale duratura? La risposta potrebbe sorprenderti!